non c`e` filosofo, tra gli antichi e i moderni, che non abbia parlato di felicita`. dare ragione della vita e del modo di renderla migliore e` stato parte essenziale di una competenza sui generis, dichiaratamente fondata sulla conoscenza dell`uomo, che ha mantenuto alto per secoli il prestigio di questa figura intellettuale. medici dell`anima, o del disordine della mente, i filosofi hanno dispensato diagnosi e prescrizioni per rendersi felici con cognizione, indagando ogni piega del rapporto dell`individuo con se stesso, con gli altri, con la precarieta` dell`esistenza. il libro intende presentare al lettore, introducendoli e commentandoli, testi che esprimono con particolare forza la pretesa strategica che ha accompagnato a lungo la ricerca filosofica, dialogando spesso con gli altri saperi a disposizione di ciascuna epoca. questo primo volume risale alle origini stesse della storia del pensiero, riconoscendo a queste voci un indiscutibile primato nel configurare una gamma di alternative poi sempre rivisitate. il secondo volume, "tra i moderni", ne presenta importanti sviluppi in alcune aree di discussione dell`eta` moderna, dove la questione si rinnova e diventa piu` complessa, rispetto all`universalismo fiducioso degli antichi, imponendo di superare alcuni parametri di implicita esclusione: il genere, la classe, la fede religiosa. |