sulla caviglia dello stivale italia, la` dove sta l`osso pezzillo, nasce il nostro eroe, isidoro sifflotin. nella casetta di mattinella, che sta su da trecento anni e "non crollera` mai", il prodigioso guagliunciello isidoro affina una dote miracolosa, ricevuta non si sa come da quirino, il padre strabico, poetico e comunista, e da stella, la mamma pastaia. qual e` questa dote? la piu` semplice: isidoro sa fischiare, e fischia in modo prodigioso. con il suo inseparabile merlo indiano ali` dagli sbaffi gialli, e l`aiuto di una combriccola stralunata, crea una lingua nuova, con tanto di fischiabolario, e un messaggio rivoluzionario comincia magicamente a diffondersi. proprio quando il progetto di un`umanita` felice e libera dal bisogno sta per prendere forma, succede qualcosa che mette sottosopra l`esistenza di isidoro. "tutto quello che cresce si separa": con addosso questo insegnamento di mamma stella, isidoro, ormai ragazzo, scopre napoli e si imbatte, senza neanche rendersene davvero conto, in un altro linguaggio prodigioso e muto: quello dell`amore. |