il bar di peppe e` un minuscolo porto di mare nel ventre di napoli. uno di quei bar accoglienti e familiari, sempre uguali a se stessi, dove sfogliatelle e caffe` sono una scusa per chiacchierare, sfogarsi, litigare e fare pace. inferno o paradiso, dipende dal momento. ma piu` di ogni altra cosa e` il luogo ideale dove prepararsi all`evento, quello che la domenica pomeriggio mette tutti d`accordo intorno a un`unica incontrollata passione. alla cassa del bar c`e` deborah - rigorosamente con l`acca, ostentata come un titolo nobiliare che parla al cellulare sempre incastrato tra spalla e testa, mentre ciccillo, il tuttofare di origine asiatica, e` ovunque perche` non si ferma mai. a uno dei tavolini siede invece il professore, attento osservatore dei sentimenti umani, che a un passo dalla pensione ha deciso di scrivere un libro facile facile, che sappia parlare a tutti. gia`, ma quale argomento puo` raggiungere il cuore e l`anima della gente? la risposta e` sotto i suoi occhi, nella trepida attesa dell`evento. il resto della settimana e` un vero romanzo sudamericano: e` gioia e nostalgia, e` la poesia di un sogno, e` la celebrazione di un gioco. e un diario dell`emozione che uomini e donne vivono giorno dopo giorno, e che calamita ricordi, ossessioni e amori. e come il caffe` napoletano, una sintesi perfetta di gusto ed energia: ti colpisce forte e ti da` il coraggio per affrontare le avversita` della vita, fuori dal bar. |