la prima globalizzazione, nella seconda meta` dell`ottocento, fu accompagnata, e in un certo senso guidata, da un`e`lite internazionale ristretta e potente, artefice di un nuovo sistema economico. a propria capitale eresse la piu` grande metropoli di allora, londra, sede di due imperi: quello diplomatico-militare vittoriano e quello informale, dai confini mobili, della finanza. i merchant bankers londinesi furono un`aristocrazia atipica, che intrecciava il potere del denaro con quello delle relazioni istituzionali e sociali. in questo libro si racconta l`ascesa di tale e`lite imperiale, capitalistica e aristocratica insieme, e se ne descrivono il profilo sociale e la cultura operativa. si parte dalla scoperta della globalizzazione, si analizzano poi da una parte la diffusione di speculazione e gioco di borsa e dall`altra la concentrazione in poche mani di un colossale potere economico e politico. i finanzieri internazionali si erano dati tacite ma stringenti regole comportamentali che delimitavano lo spazio tanto della concorrenza quanto della cooperazione. l`epoca in cui la globalizzazione si delineo` non fu affatto un periodo di anarchia economica, bensi` di regolazione dell`economia, sebbene su basi rigorosamente privatistiche. e forse e` questa la differenza piu` profonda rispetto alla globalizzazione del nostro tempo, che ha sottratto la dinamica della finanza a ogni regola. |