per molti, che a stare seduti su una panchina provano imbarazzo, e` l`immagine della provvisorieta`, della precarieta`, forse del declino. stare in panchina, nel lessico attuale, e` il contrario dello scendere in campo. eppure una buona panchina fa sentire al riparo chi vi siede e fa apparire il suo ozio come un`attivita` di qualita` superiore, da intenditore - un po` come quando al ristorante uno ordina un piatto molto semplice e il cuoco gli fa capire di considerarlo un buongustaio. una panchina perfetta e` come una piega del mondo, una zona franca, liberata o salvata, dove il semplice sedersi e` gia` in se` una meditazione. non e` necessario che sia sullo stelvio o sulla promenade des anglais o davanti allo skyline di manhattan: e` la panchina che definisce il centro dell`universo. |