il corpo di un ragazzo con in tasca un sacchetto di terra del suo paese, l`eritrea; quello di un altro, proveniente dal ghana, con addosso una tessera della biblioteca; i resti di un bambino che veste ancora un giubbotto la cui cucitura interna cela la pagella scolastica scritta in arabo e in francese. sono i corpi delle vittime del mediterraneo, morti nel tentativo di arrivare nel nostro paese su barconi fatiscenti, che raccontano di come si puo` "morire di speranza". a molte di queste vittime e` stata negata anche l`identita`. l`emergenza umanitaria di migranti che attraversano il mediterraneo ha restituito alle spiagge europee decine di migliaia di cadaveri, oltre la meta` dei quali non sono mai stati identificati. il libro racconta, attraverso il vissuto di un medico legale, il tentativo di un paese di dare un nome a queste vittime dimenticate da tutti, e come questi corpi, piu` eloquenti dei vivi, testimonino la violenza e la disperazione del nostro tempo. |