galatea, la statua che la dea afrodite ha reso viva in uno slancio di benevolenza verso pigmalione, il grande scultore greco, e` ora una donna a tutti gli effetti: la sua bellezza uguaglia, o probabilmente supera, quella della marmorea opera d`arte del suo creatore. dopo averla presa in moglie, l`uomo pretende che lei lo ripaghi incarnando altissime virtu` di obbedienza e umilta`, assoggettandosi al suo desiderio. cosi`, per quanto galatea provi un sottile piacere nell`usare la propria avvenenza per manipolare lo sposo, in lei comincia a farsi strada un sentimento di ribellione. nell`ossessiva speranza di fermarla, il marito la tiene sotto stretta sorveglianza in una clinica, controllata da dottori e infermiere. ma quando le nasce la figlia pafo, in galatea si desta un vigile istinto materno, pronto a esplodere al primo segno di pericolo. ormai e` troppo tardi per ostacolare la decisione di spezzare le catene della sua prigionia, costi quel che costi. |