venezia, 1688. siamo nella bottega di giambattista vivaldi, che per mantenere i suoi cinque figlioli si occupa delle barbe e dei capelli dei signori della serenissima e ogni tanto li intrattiene col violino, la sua vera passione. antonio, chioma rossa come il fuoco, ha dieci anni ed e` un bambino fragilissimo, gli manca sempre l`aria e il suo cuore corre molto piu` veloce delle gambe. d`un tratto il piccolo vivaldi si ritrova tra le mani il violino del padre e, senza averlo mai toccato prima, improvvisa una melodia furiosa che rapisce tutti i presenti, compresi i giovani alessandro e benedetto marcello, destinati a diventare suoi amici e rivali per tutta la vita. da quel momento, antonio non si separera` mai piu` dal suo violino, nemmeno quando, di li` a poco, sara` costretto dalla famiglia a prendere la via del sacerdozio. ma mentre dire messa lo affatica e gli provoca crisi respiratorie, la musica diventa ben presto la sua aria. e quando si stanchera` di suonare quella degli altri, comincera` a comporre la sua, col fervore e la fretta di chi scrive ogni musica come se fosse l`ultima. genio fragile e pieno di contrasti, generoso con gli ultimi ma anche smanioso di fama e gloria, insegnera` canto alle orfane di venezia e frequentera` corti sfarzose, comporra` musica sacra ma anche concerti di enorme successo e decine di opere, che allestira` personalmente nei teatri di mezza europa. e all`apice della sua estate piu` lucente che, tra la servitu` della corte di mantova, conosce la sola donna importante della sua vita, la giovanissima anna giro`, della cui voce e talento si innamora a tal punto da avviarla alla carriera di cantante. un sodalizio spirituale e creativo che causera` pettegolezzi e scandali, ma che ispirera` anche alcuni dei concerti piu` immortali della storia, tra cui "le quattro stagioni". emanuela fontana ci racconta questo amore etereo e impossibile, questa incessante danza di rincorse e allontanamenti, con scrittura delicata ed empatica. e, attravers |