
"lo so bene, avrebbero voluto che dicessi: non morirai, io ti salvero`. e non perche` lo avrei effettivamente salvato, ne` perche` avrei fatto il mio lavoro e la cosa giusta: mandare i soccorsi. non perche` avrei fatto cio` che si deve fare. avrebbero voluto che lo dicessi, almeno dirlo, soltanto dirlo. ma io ho detto: tu non sarai salvato". nel novembre 2021 il naufragio di un barcone di migranti nel canale della manica provoca la morte di ventisette persone. tra di loro numerose donne e anche bambini. nonostante i ripetuti appelli per chiedere aiuto, il posto di controllo, che raccoglie i richiami, non invia i soccorsi. ispirato da questo terribile e purtroppo ormai abituale fatto di cronaca, il romanzo di vincent delecroix, opera di pura finzione, pone la questione del male e della responsabilita` collettiva, immaginando la voce e i pensieri di un io narrante che e` poi l`operatrice del posto di controllo che decide di far morire quelle persone e che, forse, fa lei stessa un personale naufragio quella notte. nessuno sara` salvato, ma la letteratura ci permette di dare un volto e un corpo a ogni figura dell`umanita`. scritto in uno stile altissimo che tuttavia penetra nel linguaggio semplice delle persone semplici, naufragio e` uno dei piu` straordinari libri sulla banalita` del male, sulla sconcertante verita` del mondo che ci circonda, sui percorsi che la mente puo` seguire in un contesto politico e sociale come quello che abbiamo di fronte, e diventa cosi` una sorta di manuale-apologo universale sui meccanismi che guidano il piu` drammatico fenomeno contemporaneo.