in queste pagine il non credente corrado augias e il credente vito mancuso si sfidano in una sorta di disputa d`altri tempi. si parla di dio, ma anche della vita; piu` precisamente la vita di ogni giorno, con gli interrogativi etici ed esistenziali ai quali tutti siamo chiamati a rispondere. si parla delle forme di potere connesse all`attivita` spirituale, che dovrebbe invece esserne scevra. dell`amore, cioe` di quanto nel cristianesimo sia rimasto di un amore inteso come relazione armoniosa nella sua assolutezza, succo del messaggio di gesu`. e della morte: gli esseri umani hanno il diritto di sentirsi padroni della propria morte e decidere, se afflitti da un intollerabile dolore senza rimedio, di porre fine ai propri giorni? un dialogo in cui, partendo dal problema di tutti i problemi, dio, la sua esistenza, la sua importanza per la vita, si affrontano i temi piu` disparati: l`evoluzione, il rapporto fede-scienza, l`eutanasia, l`accanimento terapeutico, lo scandalo del male, l`illuminismo, il gesu` storico, la madonna e i suoi dogmi, la trinita`, le ingerenze politiche della chiesa. norberto bobbio, diceva che "la vera differenza non e` tra chi crede e chi non crede, ma tra chi pensa e chi non pensa". questo libro si rivolge a tutti coloro che vogliono pensare. pensare, o forse meglio ripensare al senso complessivo del trovarsi al mondo: se cioe` esista un senso (un dio), oppure no, solo una variopinta e mutevole sfilata di sensi, ognuno diverso dall`altro. |