nell`autunno del 1869, orta e` un borgo tranquillo e forse intorpidito, solo con un fremito di animosita` verso i forestieri. ci vive enrico costa, detto il francesino, ultimo figlio di una famiglia proprietaria squassata dalla disgrazia; vi soggiorna dostoevskij, in cerca di un riparo dall`assillo dei creditori; vi scorrono le esistenze immutabili di tanti, ciascuno con la smorfia tipica del volto che svela a tutti carattere e destino, ciascuno tormentato da qualcosa di indicibile. perche` qui, cinquantasei anni prima, e` avvenuto un macabro delitto, di quelli germinati nel torbido di una famiglia e nell`odio di famiglie tra loro. teodoro costa, bisnonno di enrico, e` stato ucciso con feroce violenza. facilmente, la giustizia ha trovato il colpevole nel figlio demetrio, ghigliottinato dopo un rapido processo. tornato dalla francia, enrico il francesino non e` mai stato ben accolto in paese. poeta e scrittore, ha sempre avuto il desiderio di scrutare nell`oscurita` intorno alla storia dei suoi avi. inoltre, un rasoio e un messaggio cifrato ritrovati per caso, gli sembrano una combinazione troppo azzardata per non essere un messaggio. il suo itinerario di verita` e di liberazione s`incontra con la curiosita` intellettuale di dostoevskij, che invece e` motivato dalll`interrogarsi sulla colpa e sull`odio alla base della sua ricerca spirituale. lentamente, si apre il velo della storia segreta, che e` storia di tante vite che portano il proprio tributo di dolore, ingiustizia e vendetta. |