"sono otto le `mosse` narrative che camilleri si concede lungo le otto colonne e le otto traverse della sua geometrica scacchiera del racconto: tra i quattro lati del libro, e nell`ordine chiuso di un romanzo-matrioska che dentro di se` inclina, procedendo di racconto in racconto, di tensione in tensione, sull`asse unico dell`attivita` investigativa del commissariato di viga`ta. piu` che racconti lunghi sono romanzi ristretti quelli che qui si spintonano a vicenda e concorrono al disegno unitario: uno compie un giro, l`altro ricomincia. l`andatura piacevolmente svagata e a punte d`arguzia e` un effetto stilistico della restrizione e degli scorci. fra gli aliti grassi del mare e il fresco odore salino, a viga`ta si conduce la solita vita fragorosa di ripicche e di rimbecchi; di passioni irritabili, di insofferenze e di strampalerie. la cameriera adelina e livia, la fidanzata `straniera` di montalbano, si annusano sempre da lontano. catarella, devoto alle cerimonie piu` smaccate, indossa imperterrito il proprio corpo come una maschera cui aderiscono gesti e mimiche di dialettalita` selvaticamente impetuosa e arruffata. perdurano le moschetterie giornalistiche delle due contrapposte televisioni locali, abilmente strumentalizzate da montalbano. il medico legale, pasquano, solo davanti a una guantiera di cannoli di ricotta e` disposto a deporre acrimonie, ringhi, e "cabasisi". (salvatore silvano nigro) |