da piu` di dieci anni valerio montale vive in africa. dopo aver tentato i lavori piu` strani ha capito che spacciando droga si vive meglio che facendo il giornalista freelance. per questo ogni due o tre mesi vola in guinea bissau a fare un carico di cocaina, da trattare in costa d`avorio, dove abita, per poi rivenderla a diplomatici e operatori umanitari dall`altra parte del continente, a addis abeba. una vita senza patria, nomade, priva di veri punti di riferimento. con una sola eccezione: la figlia malaika, una bambina di sei anni che, da quando la madre e` morta, valerio ha affidato alle cure della tata melat e con cui non riesce davvero a rapportarsi, a fare il padre. ma la bambina viene rapita e valerio scopre che il sequestro ha a che fare con il suo migliore amico d`infanzia, gaetano curro, apparentemente imprenditore illuminato, ma in realta` coinvolto negli affari della `ndrangheta. se vuole rivedere la bambina dovra` obbedire alle istruzioni che lo condurranno da un capo all`altro dell`africa fino al ritorno nella terra dei padri, in calabria, in un proprio personale viaggio all`inferno. mentre, sullo sfondo, una terribile guerra civile insanguina la costa d`avorio. con la forza e l`energia espressiva di chi conosce e vive un luogo sulla propria pelle, emilio ernesto manfredi scrive un libro che e` al tempo stesso un noir violento e spietato e il racconto piu` fedele e sconvolgente di quello che e` l`africa di oggi, al di la` di banalita` e luoghi comuni. |