chiamato a occuparsi del presunto suicidio di giusto giarmana, il sostituto procuratore italo agro` esplora e analizza le incongruenze dell`evento, decidendosi infine a riaprire le indagini. a richiedere un nuovo intervento da parte dell`autorita` giudiziaria e` stata l`avvocata olga semmelweis zalanji, femme fatale nonche` amante di giarmana, l`ingegnere responsabile di un avveniristico progetto per la costruzione di una linea ferroviaria ad alta velocita` da trieste a budapest. di svolta in svolta, la pista investigativa porta agro` - animato dal solito presupposto secondo il quale - a scoperchiare uno scrigno di segreti e macchinazioni che ruotano intorno alla realizzazione dell`opera. con l`aiuto del commissario lanfranco scuto e di adamantino armillato, caposquadra della scientifica, ma anche grazie alle carte e ai diari lasciati dal defunto ingegnere - dove le memorie private si alternano a congetture e svelamenti legati al suo lavoro -, agro` muovera` i propri passi in una realta` nella quale si mescolano affari, sentimenti, complicita`, omerta`, potere politico e imprenditoriale. nel tentativo di gettar luce sulle vere cause che hanno portato alla morte di giusto giarmana, esercitando il suo famoso "metodo", riuscira` a far emergere ragioni e torti, ma soprattutto le responsabilita`, tanto penali quanto morali. |