in una fredda e nebbiosa notte milanese il commissario carlo de vincenzi riceve in questura la visita del suo antico compagno di collegio giannetto aurigi, appena uscito dalla scala, stranamente inquieto. e il freddo ad agitarlo? o le emozioni suscitate dalla musica dell`aida? de vincenzi ha poco tempo per chiederselo perche` viene chiamato sulla scena di un omicidio. il banchiere mario carlini e` stato trovato assassinato con un colpo di pistola proprio nell`appartamento dell`aurigi. il quale, guarda caso, doveva al finanziere una grossa somma di denaro che aveva perso giocando in borsa. insomma, tutto fa pensare che sia lui l`assassino. ma sarebbe troppo facile. pubblicato nel 1935, "il banchiere assassinato" segna l`esordio del personaggio del commissario de vincenzi: intelligente, sensibile, pensoso, dotato di una cultura raffinata, scettico soprattutto con se stesso, e` appassionato di poesia e di psicoanalisi (letture insolite nell`italia del ventennio). un "maigret italiano", e` stato detto; certo, uno dei grandi investigatori del nostro miglior romanzo poliziesco. |