alla fine della seconda guerra mondiale l`unione sovietica si trovo` a controllare gran parte dell`europa orientale: il tallone sovietico subentro` a quello nazifascista, e in un arco di tempo straordinariamente breve l`est europeo venne isolato dietro una tutt`altro che metaforica. anne applebaum ricostruisce in dettaglio ogni fase dell`implacabile processo di stalinizzazione che travolse polonia, ungheria, cecoslovacchia, germania orientale, romania, bulgaria, albania e iugoslavia, e che si realizzo` anche grazie alla polizia segreta, abile e spietata nell`individuare e soffocare ogni forma di opposizione o di potenziale dissenso. a tale scopo, rivelando impressionanti affinita` con il terzo reich, gli occupanti ripristinarono i campi di sterminio di sachsenhausen, buchenwald e auschwitz. attingendo a materiale d`archivio divenuto recentemente accessibile, a numerose fonti in lingua polacca, cecoslovacca, ungherese e alle testimonianze raccolte intervistando molti protagonisti di quegli anni bui, l`autrice analizza le ragioni che guidarono le scelte dei singoli fra le poche opzioni in gioco: collaborare con il regime imposto, subirlo passivamente o opporre una strenua resistenza, con conseguenze spesso drammatiche. un passo avanti decisivo nella comprensione del totalitarismo nel xx secolo e di come e` riuscito a plasmare la vita quotidiana e il destino di milioni di europei. |