pubblicato per la prima volta in francia nel 1938 con il titolo "naissance du fascisme", a distanza dunque di piu` di ottanta anni dalla sua apparizione, questo libro non cessa di stupirci per la sua puntuale ricostruzione della nascita del fascismo e delle ragioni che ne permisero l`affermazione. militante socialista dopo essere stato espulso dal partito comunista alla fine degli anni venti, tasca era riparato a parigi nel 1926. lontano dall`italia, per comporre l`opera si era affidato alle memorie personali e alle testimonianze degli esuli antifascisti come lui. un materiale limitato che, tuttavia, diede origine alle pagine forse piu` avvincenti dal punto di vista narrativo, e piu` chiare nell`argomentazione storica, che siano state scritte sull`avvento del fascismo. il libro narra degli eventi intercorsi tra il 1918 e il 1922, quattro anni destinati a cambiare la storia del nostro paese e del mondo, e ad approntare la barbarie poi naufragata nella tragedia della seconda guerra mondiale. quattro anni narrati attraverso una cronaca serrata, in cui le circostanze e i fatti decisivi si susseguono lasciando il lettore senza respiro: ecco dunque la , il movimento sorto nel primo dopoguerra con le rivendicazioni dei reduci, le proteste operaie e la richiesta di costituente, un movimento per l`emancipazione sociale e civile del paese che non trovo` alcuna espressione politica degna di questo nome; ecco il , l`occupazione delle fabbriche, la fine dell`ondata rivoluzionaria e l`insorgere della violenza squadrista nelle stesse zone ; ecco, infine, la dell`estate del 1922, con la sconfitta definitiva del movimento operaio e la dilagante reazione fascista culminata poi nella marcia su roma. cio` che, tuttavia, colpisce di piu` in questo libro, ed e` tuttora una imprescindibile lezione per la difesa della democrazia, e` l`argomentazione delle ragioni sociali della sconfitta del movimento operaio e d |