il libro e` la storia del silenzio surreale che precede la catastrofe. il silenzio e` quello di badenheim, una localita` di villeggiatura austriaca, frequentata soprattutto da agiate famiglie borghesi di origine ebraica, nell`estate del 1939; la catastrofe e` quella dei campi di concentramento, che si annuncia sempre piu` incombente e imminente, ma che viene con ostinazione negata da coloro che sono destinati a subirla. a badenheim tutto continua come sempre, come nelle estati precedenti, come se anche nel 1939 fosse possibile godersi le vacanze: balli, feste, innamoramenti, persino il festival delle arti. e non servono a nulla le voci insistenti di trasferimenti di massa in polonia, gli ambigui controlli sanitari a cui gli ebrei vengono sottoposti e tutti gli altri segnali che l`estate alla vigilia della seconda guerra mondiale porta con se`. sono pochi coloro che davvero realizzano cio` che sta inesorabilmente avvenendo; pochissimi quelli che perdono, comprensibilmente, la testa; gli altri, la gran parte, insistono a negare l`evidenza, a proseguire in un cieco ottimismo che li spingera` a non voler vedere fino all`ultimo, fino al giorno in cui un treno con destinazione sconosciuta arrivera` proprio a badenheim... |