dal 1420, quando papa martino v fece il suo ingresso in una roma spopolata e con i maggiori monumenti in abbandono, mise in moto un grandioso processo di rinascita della citta` esemplato sull`aureo modello dell`antica roma. ma questa "renovatio urbis" covava al suo interno un`insanabile contraddizione. la venalita` della corte pontificia, il nepotismo, i grandiosi programmi edilizi, se erano indispensabili al rafforzamento del primato del papa, ne minavano la credibilita` spirituale, alimentando quella critica radicale che sfocio` nello scisma protestante. |