risalente al 1972, quando jesi era immerso nella traduzione del matriarcato, questo saggio inedito su bachofen - arricchito da un`appendice di note e materiali anch`essi pubblicati qui per la prima volta - si affianca, come una forza autonoma e complementare, allo scritto sullo stesso autore che walter benjamin aveva composto durante l`esilio parigino. jesi riprende e spinge oltre se stesse le categorie dei mitologi reazionari, fino a leggere il nesso tra tomba e proprieta`, e la paura degli antichi di restare insepolti, come . |