con la forza intellettuale e l`acume che lo hanno reso celebre, enzensberger disegna il profilo del perdente radicale di ogni tempo. ieri il combattente nazista, oggi il terrorista islamico. colui che ha resuscitato la tradizione del nichilismo autolesionista, amalgamando istanze religiose, politiche e sociali in una strategia di distruzione a vasto raggio. contro l`america, contro il capitale internazionale, contro il sionismo, contro gli infedeli. perche` il perdente radicale non conosce la soluzione del conflitto, il compromesso. e quanto piu` e` assurdo il suo progetto, tanto piu` fanaticamente lo persegue. come era accaduto con hitler, il suo vero obiettivo non e` la vittoria ma lo sterminio, non e` il controllo ma il dissolvimento, non e` la vita ma il suicidio collettivo e la fine con orrore. convinto della propria superiorita` e animato da cieco vittimismo, l`islamista chiede a gran voce rispetto per se` senza riconoscerlo agli altri. riservando solo alla propria minoranza di eletti la salvezza da un mondo che condanna alla morte. |