"a differenza di quanto generalmente si creda, gli uomini del medioevo sapevano osservare assai bene la fauna e la flora, ma non pensavano affatto che cio` avesse un rapporto con il sapere, ne` che potesse condurre alla verita`. quest`ultima non rientra nel campo della fisica, ma della metafisica: il reale e` una cosa, il vero un`altra, diversa. allo stesso modo, artisti e illustratori sarebbero stati perfettamente in grado di raffigurare gli animali in maniera realistica, eppure iniziarono a farlo solo al termine del medioevo. dal loro punto di vista, infatti, le rappresentazioni convenzionali - quelle che si vedono nei bestiari miniati - erano piu` importanti e veritiere di quelle naturalistiche. per la cultura medievale, preciso non significa vero. del resto, cos`e` una rappresentazione realistica se non una forma di rappresentazione convenzionale come tante altre? non e` radicalmente diversa ne` costituisce un progresso. se non si cogliesse questo aspetto, non si capirebbe niente ne` dell`arte medievale ne` della storia delle immagini. nell`immagine tutto e` convenzione, compreso il `realismo`". |