l`adolescenza e` il tempo in cui si misurano gli spazi: del mondo fuori e dentro di se`. ecco il motivo per cui emilio si aggira per nuoro sentendosi una "creatura di un mondo diverso gettata per palese ingiustizia in un ricettacolo di barbarie". forse perche` arriva da oristano, forse perche` e` ricco, forse perche` e` figlio dell`ingegner corona, che ha costruito mezza sardegna. pasquale cosseddu, invece, e` "la fogna": indossa maglioni dozzinali, in testa ha un groviglio di capelli sporchi, e puzza terribilmente. solo quando si arrampica sugli alberi o si rotola nelle foglie la sua vera indole - di capra, o di angelo - si rivela. non c`e` ragione al mondo per cui debbano diventare amici. ma quando si ritrova cosseddu come compagno di banco, emilio intuisce, e volontariamente sceglie, la sua maledizione. alessandro de roma affronta di petto una storia colma di cattiveria e di dolcezza: le prove generali della vita adulta. la sardegna urbana degli anni novanta, lontana dal folklore, fa da sfondo a un romanzo sottile nello scavo psicologico, che parla alla parte piu` profonda di tutti noi: quella che - per convenienza, vergogna, o semplice paura - preferiamo tenere nascosta. |