in meno di un secolo la percezione della ricerca da parte del grande pubblico e il modo di praticarla sono profondamente cambiati. il ricercatore, non piu` isolato e parte di una e`lite ristretta, oggi e` quasi sempre inserito in gruppi strutturati, spesso numerosi. questa impostazione, particolamente evidente in fisica e astrofisica, ha prodotto grandi progressi scientifici. in italia pero` questi progressi rischiano di essere vanificati dalla perdurante mancanza di politiche organiche dedicate alla ricerca, sia pubblica che privata. per un giovane dotato vale ancora la pena di puntare a fare ricerca? |