una generazione di ragazzi cresciuta all`inizio del secolo scorso nelle aule dell`accademia di brera volle rivoluzionare l`arte. si chiamavano boccioni, erba, sironi, carra`, russolo. seguivano le idee avanguardiste del piu` anziano tra loro, filippo tommaso marinetti, l`inventore del futurismo. erano sinceri interventisti, idealizzavano la guerra come igiene del mondo e partirono senza indugio per il fronte. molti di loro non tornarono. fra questi c`era un giovane comasco, antonio sant`elia, architetto dal talento luminoso ma sfortunato. e lui il protagonista di questo romanzo corale dalla scrittura vibrante e appassionata, capace di farci rivivere l`epopea di una nazione. gianni biondillo racconta i sogni e le speranze di questi giovani italiani, illusi dalla retorica dannunziana che li porto` sul campo di battaglia a cercare la bella morte. per scoprirla insanguinata e orribile. |