k?be. durante una cena tra imprenditori e funzionari ministeriali, una cameriera si avvicina a uno dei commensali e gli sussurra qualcosa all`orecchio. c`e` una chiamata per lui da tokyo. l`uomo, tsuneo asai, si alza senza dare nell`occhio e raggiunge il telefono. sua moglie eiko, poco piu` che trentenne, e` morta improvvisamente d`infarto. una notizia non del tutto inattesa, dal momento che eiko era gia` da tempo malata di cuore. eppure le circostanze della sua morte, avvenuta in un quartiere un po` fuori mano di tokyo, a due passi da un albergo a ore, gettano un`ombra sulla sua figura timida e riservata, e sul suo passato. cosa ci faceva li`? e chi doveva incontrare? questa storia e` come una strada che parte leggermente in salita e si fa a ogni passo piu` ripida. una strada piena di vicoli ciechi, che sembra esistere solo nella psiche del protagonista. qui, i temi cari a matsumoto - la vendetta, l`ossessione per un dettaglio che non torna, il timore dello scandalo, l`ansia di essere scoperti che conduce alla rovina - si condensano in un noir anomalo e beffardo, senza un caso ne` un investigatore, dove chi cerca un colpevole puo` finire per diventarlo lui stesso. un noir che e` anche una critica acuminata della societa` giapponese e della ragnatela di convenzioni che la invischiano. |