puo` esistere la felicita` in un mondo preconfezionato, fatto di cose che fingono di essere desiderabili, in una societa` cosi` complessa che contro i suoi mali e i suoi problemi ci limitiamo ad assicurarci, avendo perso ogni illusione di risolverli? il mondo e` davvero cosi` vecchio che tutto e` gia` stato pensato, o siamo noi che siamo stanchi, che chiamiamo verita` la rassegnazione e definiamo irreale tutto cio` che speriamo? forse e` piu` ottimista di quanto non sembri la visione di gustafsson in questi racconti inediti del periodo d`oro della sua creativita`, conferma di quel talento narrativo che, mescolando erudizione e immaginazione, filtrando questioni filosofiche con humour e leggerezza, gli e` valso l`epiteto di . un ricercatore inviato in cina durante la rivoluzione culturale che trova la soluzione di un problema ingegneristico meditando i pensieri di mao, la notte insonne di un fisico sperimentale che scopre sull`elenco telefonico di go`teborg che forse e` ancora viva la prima fidanzata morta da tempo, un incontro in un bar di atene che rida` l`occasione di vivere il grande amore della vita: scienziati, artisti, musicisti, filosofi - lo stesso nietzsche compare tra i protagonisti - si muovono tra svezia e cina, texas e italia, in un universo cosmopolita visto con l`occhio disincantato di chi conosce gli interrogativi della scienza cosi` come i riti della societa` e i meccanismi dei sentimenti. ogni personaggio, attraverso la memoria, il sogno o l`immaginazione, vive un momento di epifania, l`illuminazione di un angolo nuovo da cui guardare la sua situazione che apre una crepa nel muro della realta`, una via di fuga verso un passato o un futuro dove tutto resta possibile, compresa la felicita`. |