il 27 marzo 2020 papa francesco, in una piazza san pietro deserta e lucida di pioggia, aveva parlato a milioni di persone collegate in tutto il mondo attraverso tv, telefoni e computer: . man mano che l`epidemia di covid-19 si diffondeva, con le sue angosciose conseguenze, francesco si rivelava un punto di riferimento costante non solo per i fedeli, ma per tutti coloro che pativano per la malattia o la combattevano su vari fronti. a un anno di distanza, rispondendo alle domande di domenico agasso, il papa ci consegna le sue riflessioni per invitarci a trovare il significato e la grazia nascosti in un periodo di grande sofferenza per il mondo intero. con le sue parole calorose, dirette, ricche di immagini suggestive, francesco esorta a combattere il virus dell`indifferenza e dell`egoismo che ha portato il mondo vicino alla distruzione e soprattutto a coltivare con tenacia la speranza, che non risparmia dal male, ma da` la forza per affrontare gli ostacoli, anche quelli che appaiono insormontabili. la speranza protegge dallo scoraggiamento e dalla disperazione, sconfigge la tentazione della rinuncia. avere e trasmettere speranza significa sapersi affidare a dio in ogni situazione della vita, specialmente nella prova, e preparare con fiducia un mondo nuovo. pensieri coraggiosi e illuminanti che ci guidano di fronte alle scelte che tutti - come individui e come societa` - siamo chiamati a fare per dare un`anima al nostro futuro. |