i libri xvii-xx dell`odissea ci introducono alla vita nelle grandi dimore regali. ulisse fa della soglia il suo punto di riferimento fisso: condizione liminale di un re che e` tornato in patria ma non ha riacquistato l`autorita` regia e, nello stesso tempo, di un vagabondo che non ha sede stabile in alcuna comunita` ne` alcun ruolo sociale. non e` mai precipitato cosi in basso - ma proprio qui comincia la sua resurrezione. penelope scende finalmente nella sala. la regina diffonde attorno a se` un`irradiazione erotica, che infiamma i proci di desiderio. seduta accanto al fuoco, interroga il marito travestito: lo stesso rapporto di affetto, di affinita` e di intesa, che intercorreva un tempo tra i due coniugi, ora rinasce improvvisamente tra i due sconosciuti. penelope rivela al mendico, come se lo conoscesse da sempre, l`inganno della tela, e gli confida i propri sogni, consegnandogli delicatamente il proprio inconscio; mentre ulisse le racconta un`altra volta la sua vita falsa e veritiera, le parla del suo mantello di porpora con un fermaglio d`oro, e annuncia il proprio ritorno. |