nei primi anni duemila a tangeri, in marocco, un insospettabile professore e` in realta` un pedofilo che abusa di ragazzine, adescate promettendo loro la pubblicazione di poesie sulla rivista che dirige. agisce indisturbato, senza destare il minimo sospetto, protetto dalle regole imposte dalla cultura e dalla societa`. samia, una ragazza di sedici anni sensibile, amante della cultura e della poesia, finisce nella sua trappola. di cio` che le accade, per vergogna e pudore, non racconta nulla ai genitori, che scopriranno troppo tardi quello che la figlia ha subito. la tragedia che li colpisce e le sue ripercussioni trascinano la coppia in una crisi duratura, che li portera` a invecchiare tra l`odio e il risentimento reciproci; incapaci di lasciarsi, sono ormai uniti piu` dal dolore che dall`amore. la loro vita sembra destinata a terminare nell`amarezza ma l`arrivo di viad, un giovane immigrato africano che con gentilezza e affetto si prende cura dei due anziani, portera` un po` di sollievo, e aiutera` a lenire le ferite che segnano la loro esistenza. tahar ben jelloun racconta una storia di dolore e di speranza in cui il miele dell`amore puo` ancora addolcire la sofferenza di chi ha subito i colpi del destino e della malvagita` umana. |