a 28 anni aleksandar hemon inizia una seconda vita, e` il 1992. si trova negli stati uniti per studiare, dovrebbe prendere un aereo per tornare a casa ma l`aeroporto di sarajevo e` appena stato chiuso, e` scoppiata la guerra. partito con un passaporto jugoslavo, hemon vedra` da lontano il suo paese disgregarsi. lontano dalla famiglia, senza piu` un luogo che possa chiamare suo, trovera` rifugio nella letteratura. molti anni e libri dopo, hemon racconta quel mondo da cui si e` separato a forza. da un lato, i sogni infranti dei genitori, cresciuti nello slancio della jugoslavia idealista, l`esperienza della guerra, la migrazione in canada e il tentativo di costruirsi una nuova vita senza perdere il senso di quella che si erano lasciati alle spalle. dall`altro lato, l`infanzia luminosa e poetica dell`autore, il primo amore e la giovinezza ribelle in un paese nel pieno delle trasformazioni. fondato su storie di famiglia amorevolmente e sfacciatamente raccontate a ruota libera, rese spesso esilaranti dalla scrittura - lo humor tipico di sarajevo capace di evocare risate inaspettate anche nel mezzo alla tragedia -, questo libro e` l`espressione di hemon nella sua forma piu` abbagliante. tra ricordi e osservazioni fulminanti ci racconta la storia di una nazione che si sognava ugualitaria e cosmopolita, e si e` scoperta ingannata. |