in epoca sovietica, quando il comunismo sembrava un destino indiscutibile e la storia veniva modificata perche` riflettesse quel fine, circolava una battuta: . ogni nazione ha infatti i propri miti fondativi, periodicamente soggetti ad aggiornamenti e rielaborazioni. ma nessuna come la russia ha reinventato tanto spesso il proprio passato, nell`incessante sforzo di adeguarlo alle vicissitudini delle ideologie dominanti. in russia, osserva figes, . dalla fondazione della rus` di kiev, nel i millennio, all`era di putin, passando per i campi di battaglia e le corti di ivan il terribile, pietro il grande, caterina ii e nicola ii, gli anni del totalitarismo e la perestrojka, l`autore esamina in queste pagine tanto i personaggi e gli eventi che hanno segnato la storia russa quanto le idee che ne hanno plasmato le azioni. e ripercorre lo sviluppo storico di quei miti e temi ricorrenti che, fin dalle sue origini nelle cronache medievali, ne hanno caratterizzato il racconto: mosca come e il suo ruolo come salvatrice del cristianesimo e della civilta`; la tendenza imperiale verso una forma di governo autocratica; la ricerca da parte del popolo di uno zar santo e paterno, dispensatore di verita` e giustizia, che avrebbe dato poi origine al culto di lenin e di stalin; l`etica del sacrificio radicata nel concetto di ; l`utopia rivoluzionaria di costruire il cielo sulla terra. cosi`, sia che descriva l`incoronazione di uno zar in una cattedrale a lume di candela, l`epica resistenza alle invasioni di napoleone e hitler o l`assalto bolscevico al palazzo d`inverno nell`ottobre del 1917, figes mostra le profonde continuita` strutturali insite nella narrazione del proprio passato da parte dei russi. il modo in cui la russia e` giunta a raccontare - e a reinventare nel corso del tempo - la propria vicenda millenaria, e` infatti un aspetto fondante |