"gnanca na busia" e` il racconto dell`esistenza, semplice eppure straordinaria, della contadina mantovana clelia marchi, che decise di scrivere i ricordi di settant`anni di vita su un lenzuolo. la testimonianza unica di un mondo rurale oggi cosi` remoto e incomprensibile, racchiuso nelle parole della piu` umile dei suoi esponenti. cosi` si apre la storia narrata da clelia marchi: sette decadi, molte fatiche, un solo grande amore. una storia che la donna inizia a scrivere dopo la morte del marito, prima su quaderni e fogliacci e quindi su un lenzuolo bianco del proprio corredo, per poi donarlo all`archivio diaristico nazionale di pieve santo stefano perche` ne trattenga e tramandi la memoria. una storia fatta di miseria e guerra, di polenta e lavoro nei campi, di muri crivellati da proiettili, di paura del nemico e del padrone, ma anche di amore: per gli otto figli, quattro cresciuti e quattro perduti, e soprattutto per un ragazzo dagli occhi azzurri, conosciuto a quattordici anni e sposato a diciotto. una storia di piccole cose e grandi avvenimenti, di passioni intense e lutti insuperabili, narrata tutta di fila lungo 184 righe numerate attorno a un solo imperativo: gnanca na busia, non dire mai nemmeno una menzogna. arricchito dalla postfazione di vinicio capossela, questo libro e` diventato negli anni un classico contemporaneo: un racconto di se` che si fa terapia e, insieme, ritratto di un`epoca. traccia scritta del desiderio tutto umano di essere letti nella nostra essenza piu` sincera. |