cristina rovelli e` la prima guardiacaccia donna d`italia. una vita dura: bisogna avere buone gambe, fiato, pazienza. restare al proprio posto nonostante la pioggia, la neve, il sole cocente. conoscere gli animali. difenderli dai bracconieri soffocando la rabbia di fronte alla sofferenza di un animale finito in trappola. una vera e propria missione che l`ha portata a stretto contatto con gli animali, le montagne e l`ambiente selvatico, rinunciando agli agi e alle comodita` della societa` moderna. ma negli occhi di un animale ferito restituito alla liberta`, di un cucciolo salvato da morte certa, ritrova ogni giorno le ragioni che l`hanno spinta a fare questa scelta e che le consentono di andare avanti.
la nuova edizione, integralmente aggiornata e arricchita di nuovi capitoli, e` stata ampliata di 40 pagine con la guida "come salvare i propri soldi". il libro denuncia i danni procurati a oltre 10 milioni di italiani da fondi comuni e pensione, gestioni, polizze vita ecc. colpa anche del giornalismo economico, come documentano 370 esempi di strafalcioni, apprezzamenti immotivati e gravi omissioni. la salvezza e` nel fai-da-te, praticabile anche da chi non ha particolari competenze ne` tanto tempo da dedicarvi. le principali soluzioni sono spiegate nella guida, suddivisa in tre parti: 1. la massima sicurezza, 2. diversificare gli investimenti, 3. le scelte previdenziali.
il libro rievoca il piu` grande scandalo cinematografico-sentimentale di tutti i tempi. protagonisti roberto rossellini, ingrid bergman e anna magnani. legato alla magnani, con la quale progettava alcune pellicole, nel `49 rossellini decide di lasciarla per la bergman, che diventa interprete di "stromboli". tradita e offesa, anna magnani decide di realizzare comunque il suo film, installandosi alle eolie con il regista william dieterle. la rivalita` culmina nella famosa "guerra dei vulcani", con le due troupe simultaneamente al lavoro a pochi chilometri di distanza, nello scenario aspro e affascinante dell`arcipelago tirrenico.
era il momento di gridare help! per john lennon e paul mccartney, che quarant`anni fa scrissero questa canzone. questi incredibili scatti sono mostrati al pubblico solo ora, per la prima volta dopo quarant`anni. non importa se questo sia dovuto al caso, o se qualcuno voglia trovarci una necessita` storica. "back to help!" e` il nostro modo di ritrovare attraverso le immagini quella speranza, attraverso le foto quella energia.
il libro prende spunto da una serie di composizioni particolari, uscite dalla penna di lennon, attraverso le quali l`autore intende mettere in evidenza una serie di particolari aspetti dell`uomo e del compositore. alla luce di una ricerca simbolica tra immagini e suoni della discografia di solista e di quella con i beatles, il libro richiama sul fatto che lennon si sia sempre mosso, attraverso la propria esperienza artistica, come un pioniere alla ricerca di una originalita` perduta.
il "luogo etnografico" da cui parte la riflessione che si dipana nel volume e` costituito da un`ampia analisi critica della controversia pubblica sul cosiddetto velo islamico. a questo tema si a`ncora una disamina delle dispute e delle retoriche intorno al rapporto con l`alterita`. sono percio` analizzate e decostruite la polemica contro il comunitarismo e il relativismo culturale, la dottrina dello "scontro di civilta`", la concezione delle culture come bunker simbolici dietro le quali si maschera l`egemonismo occidentalista. per concepire un`universalita` policentrica, fondata sull`uguaglianza - conclude l`autrice - occorre passare attraverso le pratiche negoziate della traduzione, dell`interpretazione, dello scambio fra culture diverse.
giovanna d`arco (1412-1451), la "pulzella di orleans" proclamata santa nel 1920, e` probabilmente una delle piu` leggendarie figure della storia francese, oggetto di curiosita` e interesse intramontabile. e solo di pochi mesi fa la controversia sulle sue reliquie, venerate come autentiche e rivelate false dalle analisi scientifiche. registi come dreyer, rossellini, preminger, herzog si sono cimentati a raccontare in un film la sua storia, che il breve libro di krumeich ricapitola con vivacita`, seguendo la stupefacente parabola di questa adolescente che nel pieno della guerra dei cento anni, sentendosi chiamata da dio, seppe con la sua personalita` carismatica trascinare le truppe francesi alla vittoria rompendo in particolare l`assedio degli inglesi a orleans nel 1429, per poi cadere in breve in sfortuna e finire, a soli diciannove anni, condannata al rogo come eretica.
rossini fu un grande musicista del xix secolo, che a vent`anni era gia` ricercato e famoso. il "cigno di pesaro" ha continuato ad attirare l`interesse dei lettori di pari passo con la grande popolarita` a teatro delle sue opere, dal "barbiere di siviglia" alla "cenerentola, al "guglielmo tell". negli ultimi anni la fondazione rossini e il "rossini opera festival" pesarese hanno inaugurato una nuova stagione di attenzione e di studio su rossini, di cui la biografia di emiliani raccoglie i frutti. seguendo con minuzia le vicende rossiniane, emiliani compone un quadro vivace e affollato, pieno di dettagli sconosciuti, in cui tratteggia la vita del compositore nel piu` largo contesto storico e culturale che si trovo` ad attraversare.
i crac parmalat e cirio, la crisi della fiat e la scomparsa di gianni e umberto agnelli, il ruolo centrale delle banche, i nuovi equilibri all`interno del "salotto buono" della finanza e del potere hanno trasformato profondamente l`economia italiana, che deve confrontarsi con i partner internazionali, con l`egemonia americana e l`ascesa prepotente dell`asia. in questo libro, antonio calabro` racconta questa realta` complessa facendo parlare direttamente i protagonisti: eredi di grandi dinastie industriali come carlo pesenti e alessandro riello, banchieri come alessandro profumo, manager di prestigio come fedele confalonieri, franco bernabe`, umberto paolucci vicepresidente della microsoft.
berta disegna in questo volume il percorso della cultura della grande industria italiana dagli albori negli anni dieci alla trasformazione di fine secolo. dopo una prima parte in cui vengono ricostruite la formazione della grande impresa italiana nei primi decenni del secolo e le posizioni che industriali e sindacati assunsero in merito al modello fordista americana, all`avvio della produzione di massa, al problema delle relazioni di lavoro, e` affrontato il momento d`oro dell`industrialismo italiano negli anni del boom, letto nell`azione di uomini come angelo costa, adriano olivetti, vittorio valletta, enrico mattei, nell`istituzione dell`intersind e nel rinnovamento della confindustria.
nel 1941 henry luce scrisse un celebre editoriale in cui il secolo xx veniva definito il secolo americano. si trattava di convincere gli americani ad uscire dal proprio isolazionismo, di legare la propria sorte a quella della guerra, ma soprattutto di renderli consapevoli della loro missione di difendere i principi democratici dai totalitarismi. in poco meno di cinquant`anni gli stati uniti sono diventati un impero economico, una superpotenza politica e militare, un modello culturale. olivier zunz ripercorre la storia di questa ascesa e delle condizioni e di quel mix di pragmatismo e di immaginazione che l`hanno resa possibile.
dopo la tragedia e l`orrore, davanti ai giovani che s`affacciavano al dopoguerra pareva aprirsi un mondo di possibilita` infinite. per un giovane ebreo come zargani, poi c`era la scommessa del sionismo, di una patria per il popolo errante, israele, dove si poteva immaginare una societa` nuova. il ragazzo vive questa stagione di grandi speranze mescolandola all`amore per una compagna di fede, nella casa della quale va ospite d`estate: fra bagni di mare e campeggi sionisti, discussioni e baci, si consuma una stagione di promesse sulla soglia dell`eta` adulta.
nel i960, il fotografo cubano alberto korda scatto` a ernesto che guevara una foto destinata a diventare la fotografia piu` riprodotta della storia. "la secondo vita del che" e` il racconto della incredibile metamorfosi di questa immagine che da scatto fortuito e` diventata uno dei simboli di ribellione per eccellenza e si e` poi trasformata in un brand stampato sugli oggetti piu` impensabili, dalle t-shirt ai preservativi. casey ne ripercorre la storia, dall`uso consapevole che ne fece fidel castro per promuovere la rivoluzione cubana, al suo imporsi come icona dopo la morte del che, anche grazie a personalita` come jean-paul sartre, giangiacomo feltrinelli e andy warhol che la portarono nel mondo. casey ne segue le tracce in europa, nelle americhe, in asia, tra dissidenti e governi rivoluzionari, idealisti e mercanti, nell`industria del turismo e nella nuova economia dell`informazione, nell`arte e sulle etichette delle bottiglie, mostrando come il processo di costruzione del mito e quello della sua mercificazione si sono intrecciati, fino a creare un simbolo immortale, una bandiera capace di rappresentare un`infinita` di significati, idee, desideri.
chi e` il dottor h.? una popstar della politica che sa sintonizzarsi con i sentimenti piu` profondi del suo pubblico o un mister hyde abile nel presentare, con abiti nuovi, idee del passato? sul crinale tra vecchia destra e nuovo populismo xenofobo, jorg haider e` un uomo simbolo delle inquietudini politiche dell`europa nel terzo millennio. al centro del suo messaggio sta il richiamo a un populismo in chiave etnica, che esalta il culto delle piccole patrie e delle identita` regionali. echi di un rinnovato connubio fra sangue e suolo, che attraversano i molteplici versanti del centro europa: dalla carinzia di haider alla baviera di stoiber, dalla svizzera di blocher alla padania di bossi.
dalle patologie della nutrizione all`adolescenza, il testo presenta sintomi e sindromi accompagnandoli con l`indicazione dei trattamenti specifici. ogni descrizione clinica e` sistematicamente seguita da spiegazioni teoriche sui processi psicopatologici a essa collegati. l`ottica privilegiata e` quella psicanalitica; tuttavia despinoy tiene conto anche di altri indirizzi conoscitivo-terapeutici e degli apporti della psicologia cognitiva, della psicologia dello sviluppo e delle neuroscienze.
questo libro e` la storia di uno shtetl polacco che si chiamava bransk. prima della guerra contava circa 4600 abitanti, equamente divisi fra ebrei e cristiani. oggi non ci sono piu` ebrei a bransk. in polonia continuano a vivere alcune migliaia di ebrei, ma le loro comunita`, la cultura e l`organizzazione sociale, sono scomparse durante la ii guerra mondiale. nello shtetl, nel corso dei secoli, si era realizzata un`esperienza multietnica e, finche` esistette, rappresento` una realta` sociale insolita, ma funzionante.
quasi tremila morti, migliaia di dispersi e deportati: fu questo il risorgimento per i vinti nel mezzogiorno d`italia. dallo sbarco di garibaldi fino alla capitolazione dell`esercito delle due sicilie a gaeta passarono appena nove mesi. tanto basto` a sfaldare un regno, che la dinastia dei borbone aveva guidato per 127 anni. su quel tracollo solo ora emerge, finalmente nella sua interezza, uno spaccato da conquista militare: diplomazia, forza delle armi e politica riuscirono a creare le condizioni per un`annessione al piemonte, che violava le norme del diritto internazionale, realizzata con i fucili senza il consenso delle popolazioni. in poco tempo le regioni meridionali, con 9 milioni di abitanti, furono "italianizzate": azzerati monete, codici penali e civili, burocrazie. tra il 1860 e il 1861 gli sconfitti, protagonisti di questa ricostruzione storica, furono soprattutto migliaia di pastori, carbonari e contadini del matese, delle puglie, delle campagne salernitane, della sicilia, dei tre abruzzi, del contado del molise, della calabria, di napoli. un esercito di oltre 50 mila uomini: meridionali, a difendere quella che allora era la loro patria. su quei mesi, sui militari, sulla generazione che realizzo` in concreto il risorgimento, sia nella vittoria sia nella sconfitta, l`archivio borbone e` una miniera ancora poco esplorata.
la domanda di giustizia e l`insofferenza verso i centri di potere sono stati una caratteristica costante della storia. in alcuni casi, queste richieste sono arrivate a rasentare o a mettere in pratica veri rivolgimenti sociali ed economici. nei secoli dominati dal potere ecclesiastico, queste forme di disobbedienza e di rivolta hanno assunto la forma di eresie che hanno messo in discussione la visione teologica, le gerarchie ecclesiastiche, nonche` il concetto di peccato e di vita evangelica. nei secoli e` possibile individuare un filo rosso di movimenti e personaggi che, nella loro proposta eretica, hanno immaginato o tentato di costruire, talvolta con guerre sanguinose o sofferenze personali atroci, una societa` libertaria che per certi versi ricorda da vicino quelle che saranno le posizioni anticapitaliste e antiautoritarie del movimento anarchico di fine ottocento e primi novecento. dalle prime comunita` cristiane agli spirituali francescani, dai dolciniani agli hussiti, dai fratelli del libero spirito agli anabattisti, dai diggers ai tolstoiani, e` tutto un movimento sotterraneo di ribellione sacra che emerge nel fiume della storia a illuminare le coscienze dei diseredati e dei ricercatori di verita`. un intreccio coinvolgente di spiritualita` e impegno rivoluzionario che ci mostra come religione e liberta` possano andare di pari passo se non posticipano la realizzazione della giustizia in un aldila` da venire e se non identificano la divinita` con qualcosa di astruso e lontano.
l`essenza del potere e la struttura del nuovo spazio planetario in due dialoghi filosofici che sono vere e proprie pie`ce teatrali.
13 ottobre 2006. paolo arcivieri viene arrestato, con altri esponenti di uno storico gruppo di tifosi laziali, per concorso in estorsione e aggiotaggio. a seguire sconta oltre due anni di carcerazione preventiva. ora il processo scorre lento. questo volume non e` solo il racconto dell`ennesima vicenda di giustizia ingiusta italiana. non e` neanche una apologia di se stesso. arcivieri su tante cose del passato ha preso le distanze. e la storia di un uomo che, certo, ha commesso molti errori, ma sa di non aver commesso i reati per cui ha scontato 26 mesi di carcerazione prima di essere condannato. la sua vera, unica "colpa", e` solo aver espresso sempre liberamente il proprio pensiero. una storia strana. da raccontare a testa alta.
un libro nel quale i1 primo cittadino di milano si racconta a tutto campo affrontando temi personali e politici. letizia moratti parla senza remore di infanzia e adolescenza, universita`, sessantotto, lavoro (da donna manager), famiglia, amicizia, amore, animali, moda e look, tecnologia, media, sport, rapporto con il denaro, san patrignano, gusti artistici e culturali, vita sociale. con uno spazio particolare per il marito gianmarco, per letizia piu` di un compagno: complice, amante, amico, guida. e poi, naturalmente, la politica, il progetto per milano e il lavoro fatto raccontato nelle venti schede dell"alfabeto letizia".
il processo di guarigione e` essenzialmente un percorso di crescita personale dal quale nessun essere umano puo` esimersi: e` il tentativo di ciascuno di rendersi "umano"; e` una strada di conoscenza e di consapevolezza insieme, nella quale piu` importante del raggiungimento dell`obiettivo sono i passi necessari al tentativo di conseguirlo. questo libro offre un percorso tra vie diverse e complementari tra loro con un obiettivo comune: conoscere alcuni dei sentieri che portano alla guarigione per aprire il cuore ad una speranza non illusoria, ma basata su numerosi studi e ricerche che dimostrano che raggiungere il centro di noi stessi per attivare le nostre risorse interne e` possibile.
tra i numerosi carteggi di giuseppe verdi ancora in gran parte inediti, quello con la famiglia morosini si segnala per alcune perculiarita`: si tratta, innanzitutto, di un carteggio plurale, dove alla madre emilia si affiancano le figlie giuseppina, annetta, carolina e cristina, in un dialogo tutto femminile rivolto al giovane ma gia` celebre compositore del "nabucco". gli estremi cronologici, probabilmente i piu` ampi dell`intero epistolario verdiano, sono il 1842 e il 1901 (con poche fasi di silenzio attorno alla meta` del secolo), una sorprendente fedelta` che si deve quasi unicamente all`iniziativa della figlia di emilia, la contessa giuseppina negroni prati morosini (1824-1909), tra le prime e piu` ferventi sacerdotesse del mito verdiano. dalle oltre duecento lettere - conservate a sant`agata, al museo teatrale alla scala e all`archivio di stato del cantone ticino a bellinzona - traspare un verdi intimo, alle prese con la composizione delle sue opere non meno che con la fabbrica di sant`agata e della casa di riposo per musicisti, poco timoroso di esprime le sue idee politiche e attento ai grandi eventi storici che hanno segnato la sua epoca. il volume, pubblicato per volonta` dell`archivio storico della citta` di lugano in collaborazione con l`istituto di studi verdiani di parma, e` curato da pietro montorfani, coadiuvato negli apparati critici e nelle note da giuseppe martini. ad apertura del libro, un intervento di renato meucci sulla competenza strumentale del giovane verdi.
esiste dio? e se esiste, perche` c`e` il male? il cielo e` un`invenzione dell`uomo? si puo` arrivare a dio con la ragione, oppure con l`estasi mistica? attorno a queste domande si e` costruita storicamente l`esperienza religiosa. in questo volume, scritto per il grande pubblico, kolakowski ha voluto sintetizzare i caratteri fondamentali di tale esperienza, facendo riferimento essenzialmente alle posizioni della tradizione teologica e filosofica cristiana, ma senza ignorare le altre forme di credenza religiosa.
quello della alimentazione e` un settore nel quale si scontrano preoccupazioni per la salute, attenzioni - a volte anche eccessive - per la forma fisica e mode piu` o meno fantasiose. ecco perche` intorno al cibo esiste da sempre una sterminata varieta` di pregiudizi, luoghi comuni, false credenze e menzogne belle e buone. in alcuni casi si tratta di suggerimenti innocenti; in altri casi, invece, seguire certe indicazioni e certe promesse miracolose rischia di farci compiere scelte sbagliate o addirittura di compromettere il nostro benessere. marcello ticca, uno dei massimi esperti italiani di alimentazione, accompagna il lettore in un viaggio attraverso i piu` consolidati luoghi comuni che riguardano il piacere quotidiano del mangiare. scopriremo - evidenze scientifiche alla mano -che non e` del tutto vero che gli agrumi curino il raffreddore, che il caffe` aiuti a dimagrire, che la pappa reale e la propoli facciano miracoli, che il latte vada accuratamente evitato se si e` adulti e che dormire poco faccia dimagrire. a fine lettura, dopo aver ridimensionato o sfatato 99 luoghi comuni, avremo imparato tante regole per vivere piu` serenamente il nostro rapporto con quello che mettiamo nel piatto.
giordano bruno accetto` il rogo per eroica coerenza intellettuale? nei quasi otto anni che trascorse in carcere, prima a venezia e poi a roma, il filosofo condusse un`aspra battaglia per non soccombere, non abiurare, non morire. decise di rovesciare il tavolo solo quando si senti` definitivamente in trappola, nell`impossibilita` di salvaguardare se stesso e la sua filosofia. la scelta di salire sul rogo venne, dunque, presa solo alla fine del lungo processo. cosa accadde esattamente in quel momento, come giunse a quella decisione e perche`? per quale ragione bruno - a differenza di alcuni suoi illustri contemporanei, tra cui galileo galilei - dopo avere tanto a lungo lottato per affermare la sua verita`, decise infine di chiudersi nell`ostinazione e accettare le conseguenze ultime della condanna inflitta dagli inquisitori? perche`, dopo aver piu` volte dichiarato la disponibilita` a farlo, non pronuncio` un`abiura di facciata? il libro affronta questi interrogativi ripercorrendo l`itinerario intellettuale di giordano bruno nelle corti di tutta europa e seguendo, anche attraverso documenti inediti, tutte le tappe del processo.
tutto comincia la sera del 17 maggio 1971, quando un diciannovenne indiano, venkatraman (venki) ramakrishnan, sbarca all`aeroporto di champaign-urbana (illinois) con l`ambizione di diventare fisico teorico. e tutto si compie una quarantina d`anni dopo, nel dicembre 2009, allorche` ramakrishnan - divenuto nel frattempo un`autorita` della biologia molecolare - tiene a stoccolma il discorso per il nobel conferitogli per le sue ricerche sul ribosoma, la minuscola cellulare che trasforma l`informazione genetica in migliaia e migliaia di proteine, ovvero in quelle catene di amminoacidi . tra gli estremi di quelle date, il suo denso memoir si snoda lungo un duplice, avvincente tragitto umano e scientifico. seguiremo infatti un racconto da insider su luci e ombre di tante istituzioni: i college americani, la comunita` scientifica, lo stesso premio nobel - il cui e` un intrico di giochi politici e assegnazioni non sempre obiettive. e, insieme, comprenderemo la centralita` del ribosoma, struttura situata , in tutti i suoi aspetti: filogenetico, biologico-molecolare e biomedico-farmacologico (l`efficacia degli antibiotici, per esempio, e` legata alla possibilita` di disarticolare i ribosomi batterici) - un`autentica rivoluzione nel campo della biologia, per certi tratti simile a quella vissuta dalla fisica all`inizio del secolo scorso. prefazione di jennifer doudna.
moribonda e` la critica letteraria. la sua e` un`agonia loquace, che si esprime in una querula corrente di elzeviri, recensioni e monografie, su siti e social network, tra le pagine di libri, quotidiani e settimanali. pagine che, analizzate come un unico testo, assomigliano sempre piu` a un certificato di morte, o meglio, all`autocertificazione di un decesso. i luoghi del delitto sono facolta` umanistiche divenute conventicole di iniziati, dediti a riti vacui espressi in gerghi oscuri; sono redazioni di giornali troppo vicine a redazioni editoriali, in cui e` decaduta la pratica essenziale della stroncatura. tra i congiurati, oltre ai critici stessi, i lettori poco inclini ad aprirsi a un rapporto vitale con l`opera, e assai piu` disposti a trattarla come un orpello. matteo marchesini si muove da intruso tra le figure umbratili dell`. e critico, poeta, narratore. affronta i libri altrui senza la fatua enfasi del giornalista, ma non e` neppure un accademico: e` uno scrittore che parla di letteratura e, attraverso la letteratura, del mondo. pratica con pungente intelligenza l`arte della stroncatura e della satira, destinate a scagliarsi contro lo status quo, ovvero contro gli autori-monumento; ed e` questa la ragione per cui casa di carte ha incontrato grandi ostacoli prima di essere pubblicato. i saggi che lo compongono sono una reazione chimica al presente, un presente che affonda le sue radici nella metamorfosi del boom economico, di cui marchesini analizza gli esiti letterari piu` emblematici: da bassani che visse quegli anni come un tramonto a pasolini che li attraverso` in trionfo, subendoli pero` come un insulto. mentre si avvicina all`oggi, ridiscute un canone accettato ormai come un dato geologico, profanando primati intoccabili (gadda, montale) e riappropriandosi di autori perduti; ritrova i sintomi di un male antico nei testi contemporanei, e indica alcuni antidoti. marchesini si assume cosi` il compito di ogni vero scrittore: quello di
esiste una fabbrica invisibile e potente dell`universale letterario, una repubblica mondiale delle lettere dotata di un suo meridiano di greenwich, sul quale si misura la novita` e la modernita` delle opere. ma questo paese della letteratura non e` l`isola incantata delle forme pure, dove talento e creativita` si esprimono liberamente. pascale casanova, tracciandone la storia e descrivendone la struttura, mette in luce un universo letterario diseguale e gerarchico fatto di rapporti di forza, uno spazio in cui gli scrittori piu` svantaggiati dal punto di vista letterario sono sottoposti a una violenza invisibile ma costante. la storia raccontata in questo libro e` quella dei ribelli e rivoluzionari che, attraverso la creazione di nuove forme, sono riusciti a inventare la loro liberta`, ottenuta al prezzo di una dura lotta contro una forma di dominio che e`, insieme, letteraria e politica. questa e` la prima traduzione italiana di un classico della critica contemporanea: un contributo fondamentale che, per la sua novita` teorico-metodologica e per gli accesi dibattiti che ha saputo suscitare, e` divenuto un punto di riferimento indispensabile per la comparatistica e la storia della letteratura mondiale. come osserva franco moretti: "ogni tanto, ma di rado, esce un libro che cambia il modo in cui una disciplina lavora. trent`anni fa, quello di `letteratura mondiale` era un concetto da museo, scomparso dal dibattito critico; oggi ne e` al centro, e il merito e` del libro che avete tra le mani". postfazione di franco moretti.