
nell`arco di dieci anni, 1997-2007, giovanni agosti ha accompagnato il lavoro di giovanni frangi, uno dei maggiori artisti italiani di oggi, nel segno di una comprensione che va ben oltre l`amicizia. lungo il filo dei testi, che rappresentano tappe e punti a capo, si vede scorrere in presa diretta un pezzo di storia dell`italia recente, tra citta` diverse (roma, firenze e soprattutto milano). ci sono molti paesaggi, descritti e dipinti; molti libri; molti film; un po` di musica. mentre si rende visita a parecchi modelli illustri di critica, non solo del nostro paese, si assiste al progressivo mutare della ricerca artistica di frangi e della scrittura che la rappresenta, in una fuga progressiva dalla superficie limitata del quadro in direzione di una piu` complessa rappresentazione approssimativa della realta`. e, al tempo delle giovinezze permanenti, il libro diventa, senza che l`autore e l`artista lo abbiano voluto, testimonianza primaria del difficile passaggio alla mezza eta`. e dunque, e prima di tutto, un buon viatico per il mestiere piu` difficile: l`invecchiare con decenza.

tradotte da silvia bre per la collezione di poesia einaudi, queste centoquattro poesie attraversano il percorso poetico della dickinson, dagli esordi alla maturita`, sottolineando tutte le tematiche care alla sua sensibilita`. nata nel 1830 ad amherst, massachusetts, emily dickinson nel corso della sua vita scrisse 1775 poesie ma ne pubblico` solo sette. solo dopo la morte, avvenuta nel 1886, cominciarono ad essere pubblicati gli inediti che furono poi raccolti in un`edizione complessiva nel 1955. per il ritmo, la musicalita` e il tono austero dei suoi versi, e` considerata uno dei massimi poeti di ogni tempo. figlia d`arte, giovanna mezzogiorno e` stata la protagonista di molti film come "la finestra di fronte" di ferzan ozpetek, "vincere" di marco bellocchio per cui ha vinto, tra gli altri premi, quello di migliore attrice dell`anno 2010 negli usa per il national society of film critics e "basilicata coast to coast" di rocco papaleo.
i due racconti autobiografici "un ricordo di natale" (1956) e "un natale" (1982) racchiudono l`atmosfera incantata del giorno piu` atteso e amato dell`anno, vissuto attraverso lo sguardo del piccolo buddy: la gita nel bosco alla ricerca di un albero da addobbare, l`infornata di trenta focacce segretamente insaporite con qualche goccia di whisky. lo scambio dei doni - alcuni meno graditi (, come da tradizione) e altri molto amati, come un grande, bellissimo aeroplano colorato. il ricordo ormai lontano delle feste trascorse dall`autore in compagnia di una vecchia cugina e del padre, perduto e ritrovato, rivive cosi` in queste pagine toccanti, capaci di evocare il profumo magico e familiare dell`infanzia.