
Ex-leader V-Roys.

Terzo album della cantautrice di Seattle: moderno alternative country con atmosfere che evocano il suono dei Calexico.

Jam band di Chicago che, ormai al suo undicesimo lavoro, si è conquista un solido fan base negli Stati Uniti. I loro concerti in digitale vendono moltissimo e la loro musca è in continua evoluzione. Progressive improvisation, canzoni normali, melodie ricorrenti: gli Umphrey's McGee sono una macchina creativa che non si ferma mai. Ed ora debuttano sulla Ato di Dave Matthews.

Ex pugile, Thorn ha mantenuto nella sua carriera di musicista la stessa onestà di fondo che aveva caratterizzato la sua carriera sportiva. Rocker, cantautore, solido e diretto, non ha mai fatto dischi trascendentali ma neppure brutti. Questo nuovo lavoro, che ha sonorità più roots, più Americana, rispetto al passato, mantiene le qualità di fondo che da sempre hanno forgiato i suoi lavori. Di nuovo disponibile.

Era da un pò che il fiero roots rock singer Scott Miller ( membro fondatore dei V-Roys di Steve Earle) non si faceva vivo. Almeno da quattro anni. Cresciuto in una fattoria in Virginia, il songwriting asciutto di Miller è sempre stato ammirato dai suoi colleghi. Tra i più importanti musicisti del suono Americana, Miller torna per questo disco, assecondato da una super band ( tutta al femminile): Bryn Davies (basso); Rayna Gellert (fiddle / banjo, grandissima anche da sola, l'abbiamo conosciuta qualche mese fa ); Jen Gunderman (tastiere); Deanie Richardson (fiddle); Megan Carchman (batteria) ed Anne McCue (chitarrista e produttrice del disco ). Epic Love, Lo Siento Spanishburg WVA, Ten Miles Down The Nine Miles Road, With Body & Soul sono degli instant classics. Scott Miller è tornato. Un album culto, di nuovo disponibile. Copia non sigillata.

Duo folk rock, con una visione musicale molto personale, quasi desertica, influenzata dal suono di Laurel Canyon, con anche un tocco di psichedelia. Una band in decisa crescita, sopratutto da quando è nella scena di Los Angeles. Ballate introspettive, molto curate nella parte vocale, con una strumentazione colta e raffinata. Out of Range apre ulteriormente gli orizzonti della band, mischiando atmosfere quasi Fordiane, con l'uso immaginario dei paesaggi nella musica, a sonorità che stanno tra la tradizione Americana e intriganti richiami middle eastern. Quinto album, edito sempre dalla Paradise of Bachelors, etichetta da tenere d'occhio.

Uno dei dischi migliori di Scott Miller, 2003.

Ha esordito nel 2015 con Dolls of Highland, sempre per la Sub Pop, e si è conquistato una bella serie di fans. Ora, con questo secondo lavoro, il cantautore dimostra il suo valore, mischiando rock, reminiscenze dylaniane, sfumature country, ballate glam. Un pout pourri di suoni, cantato con forza e suonato in modo appassionato. Kyle Craft mette molta carne al fuoco ma scrive canzoni, vere canzoni, ed il suo disco non passa inosservato. Potente, brioso, anche sopra le righe, ma indubbiamente bravo.