"una grande epoca esige grandi uomini. vi sono degli eroi ignorati e oscuri... l`esame della cui indole darebbe ombra perfino alla gloria d`alessandro magno. oggigiorno si puo` incontrare per le vie di praga un uomo trasandato, che non sa quanta importanza abbia avuto la propria opera nella storia di un`epoca grande e nuova come questa. egli percorre tranquillamente la sua strada, senza che nessuno gli dia noia e senza dar noia a nessuno, e senza essere assediato da giornalisti che gli chiedano un`intervista. se gli domandaste come si chiama, vi risponderebbe con l`aria piu` semplice e piu` naturale del mondo: `io son quello sc`ve`ik...`" con queste parole jaroslav hasek (1883-1923) presentava l`umile e grottesco eroe del suo romanzo, il bonario allevatore e mercante di cani, strappato alle sue pacifiche occupazioni e mandato a combattere in difesa dell`impero austro-ungarico nella prima guerra mondiale. preso nel vortice di avvenimenti che vanno molto oltre le sue capacita` di comprensione, sc`ve`ik si destreggia con un misto d`ingenuita` e di furbizia, forte di quella sua obbedienza assoluta alla lettera degli ordini ricevuti che porta all`assurdo e dissolve nel ridicolo ogni autorita`. nel buon soldato sc`ve`ik i lettori di tutto il mondo hanno riconosciuto un eroe sovrannazionale, il campione di un irriducibile pacifismo e antimilitarismo e un simbolo dell`inalienabilita` dei diritti dell`individuo contro ogni tutela e usurpazione dittatoriale.
Gieseking conquistò con una sconcertante rapidità una solida fama internazionale, presentando un repertorio in parte inusuale che lo qualificava come homo novus del concertismo. Con il trascorrere degli anni divenne interprete reputatissimo di Bach, dei classici e romantici tedeschi e, soprattutto, di Debussy e di Ravel, suoi autori d’elezione. Nel dopoguerra dovette affrontare una inchiesta che aveva come oggetto i suoi rapporti con il nazismo. Scagionato da ogni accusa riprese una intensa attività concertistica in tutto il mondo, accompagnata da una turbinosa attività discografica nella quale spicca, oltre alle “integrali” di Debussy e Ravel, la “integrale” delle opere per pianoforte solo di Mozart.
In questo album ci sono le prime registrazioni di Bob Seger, incise tra il 1966 ed il 1967 a Detroit, per la Cameo records, quando ancora stava con The Last Heard, prima di formare la Silver Bullett Band. Seger, che aveva nel dna la formula del successo, aveva comunque già raggiunto una certa popolarità a livello locale e, in parte, anche nazionale, con il garage rock Heavy Music ed anche con East Side Story. Questo album mette assieme, per la prima volta, tutte le registrazioni di quel periodo. Un cocktail di rock, garage e blues, suonato con forza, denso di feeling. I primi passi di Bob Seger, tutti da scoprire. Rock and Roll is here to stay.

immaginate due citta`, separate e unite allo stesso tempo, in un punto indefinito dell`europa. figlie della catastrofe post-sovietica. due citta` sovrapposte, che condividono lo stesso spazio, ognuna con le proprie strade, i propri palazzi, i propri cittadini, la propria storia, la propria identita`. un`anomalia spazio-temporale, un capriccio tecnologico, un errore nella creazione, una scissione a un certo punto della storia? tutto questo, o forse no. per un abitante di una citta`, il piu` grave reato e` quello di vedere un abitante dell`altra: sono due mondi vicinissimi, eppure incomunicabili, e la punizione per chi trasgredisce e` certa e impietosa. cosi` tutti sono abituati fin dalla nascita a non-vedere, a sfuggire ogni forma di contatto con gli altri che pure sono li`, sotto i loro occhi e a portata di mano. una mattina come un`altra viene scoperto un delitto, in una delle due citta`, e le indagini portano fino all`altra e poi oltre, in una realta` che nessuna delle due sembra conoscere, e che probabilmente trascende entrambe.
CD Bonus Tracks: 7, 9, 10, 14