
Interessante esordio per una nuova band Usa che mischia folk ed indie pop.

Un disco bizzarro: quasi tutto in spagnolo, con puntate in francese ed italiano. Solo per fans incalliti.

in una fredda giornata di gennaio oliver si reca da londra a cambridge per far visita a un suo vecchio professore d`universita`, theo parmitter. il programma e` d`incontrarlo nel tardo pomeriggio, cenare insieme e poi fare quattro chiacchiere davanti al camino con in mano un buon bicchiere di whisky. il giorno successivo oliver avrebbe visto un altro paio di persone, dopodiche` sarebbe ritornato a londra. la cena era stata deliziosa e ora, nel confortevole studio del professore, i due stavano chiacchierando. "ti andrebbe di ascoltare una strana storia?", propone a un certo punto theo. e la storia e` davvero strana. c`e` un quadro, un dipinto a olio appeso al muro della stanza, che mostra una folla di uomini e donne, a venezia, durante il carnevale. alcuni sono in maschera, altri no; davanti a loro si apre il canal grande. e` un quadro della meta` del 1800 acquistato da theo a un`asta, un quadro che qualcuno, arrivato colpevolmente in ritardo, ha cercato disperatamente di riacquistare, senza risultato, dal professore. da allora il dipinto si trova li`, in quello studio, non e` mai stato spostato. non e` di straordinaria bellezza, eppure ha una forza che impedisce a chiunque di distogliere lo sguardo dai personaggi dipinti. da uno, in particolare; c`e` un uomo, infatti, tra quella folla lungo il canal grande, che cambia sembianze. e non e` una leggenda: e` la verita`.

georg friedrich haendel, vissuto nell`apogeo dell`eta` barocca, e` stato forse il piu` versatile tra i giganti della musica. romain rolland ne ripercorre la vita per spiegarne l`opera, dalla formazione nella natia germania al successo in italia, fino alla scelta di trasferirsi in inghilterra. attraverso il confronto con il contemporaneo bach, isolato nella perfezione del suo talento, lo scrittore francese e` tra i primi a mostrare l`originalita` della figura di haendel, musicista che, a cominciare dalla sua predilezione per il teatro, non si sottrasse mai dal confronto con la societa`. prende cosi` forma un`immagine empatica del compositore, con cui il biografo condivide la capacita` di far incontrare e di fondere le diverse culture. e su questa base ideale che si esercita poi la competenza musicale di rolland, che in pagine concise ed esemplari mostra le ragioni che hanno reso haendel un riferimento imprescindibile per i grandi maestri delle generazioni successive, da haydn a mozart, da beethoven ai romantici.

