
Gentile cantautrice dell'area di Boston, Jess è giunta al suo quarto disco. Un mix tra Joni Mitchell, Catie Curtis e la prima Judy Collins, con un pizzico di elettricità in più. City Garden è il suo disco migliore.

2 CD. Versioni inedite, demos, works in progress, canzoni mai pubblicate. Dall'inizio ad oggi, dai primi demos mai pubblicati alle recenti registrazioni.Un universo da scoprire nell'ambito di una band che ormai conta molti cultori. Limited Edition digipack.

L'avevamo conosciuta con l'ottimo Close To The Dark e la ritroviamo con questo interessante lavoro dove mischia rock e canzone d'autore, vocalità flessuose ed intuizioni jazzy. Una Norah Jones meno sofisticata, Brandi sa dosare emozioni e mestiere e si pone sullo stesso piano di Rachael Yamagata. Un talento in decisa crescita.

Sostenuti da Little Steven, che fa loro molta pubblicità, i Grip Weeds sono una jam band originaria del New Jersey. Mischiano rock ed improvvisazione, Who e Kinks, con tocchi alla Phish e coloriture psichedeliche apprese dai Byrds.Sono degli architetti nel comporre le canzoni e questo nuovo lavoro, che arriva dopo il Live Speed of Love, è una antologia di brani inediti, registrati nel corso degli ultimi due anni, ma talmente ben assemblati da risultare nuova a tutti gli effetti. Brani come la lunga Sun Ra Ga, She Don't Care About Time, Rainy Day 1 & 2, Over the Edge.

Dopo Common Ground, il disco che riuniva i fratelli Alvin dopo 30 anni, ecco l'atteso seguito. Un album di blues, senza mezzi termini, dove i due fratelli eseguono brani storici. Canzoni di Joe Turner, Leroy Carr, Willie Dixon, James Brown ( il classico Please Please Please che abbiamo sentito dal vivo in Italia durante i concerti dello scorso anno), Oscar Brown Jr. Ci sono anche dei traditionals. Il tutto eseguito nel più classico sound elettrico alla Blasters.

Un disco immaginifico che trae la sua linfa vitale da una storia vera, ma che è stato registratato in una casa infestata da fantasmi. No, non è un libro di Stephen King, ma il nuovo disco di Ben Glover (and friends). Il cantautore irlandese, autore dell'ottimo Atlantic, uscito alcuni mesi fa, ha unito il suo talento a quello di gente come Joshua Britt, Neilson Hubbard, Kim Richey, Kris Donegan, Heather Donegan ed altri. Il risultato è un disco molto piacevole dove la musica, unita ad un storia solida narrata con forti influene letterarie, crea un album di notevole qualità. Un disco di musica roots che si basa su una ghost story di ambientazione southern, con influenze folk, rock e country. Tra i dischi più venduti del momento.

Dopo avere pubblicato un doppio dal vivo, registrato al Peach Festival nel 2016, la Trongone Band, arrivano dalla Virginia, debutta con il primo disco in studio. Un cocktail di southern rock, Grateful Dead e Phish, a detta della stessa band. Un suono maschio, vibrante, basato sulle chitarre dei fratelli Trongone (Andrew e John), con una forte attitudine all'improvvisazione ed i classici suoni southern dentro alle chitarre. Un quartetto che si sta facendo strada molto rapidamente.

Fantastic AMERICANA!