Con un trio alle spalle, il giovane bluesman inglese centra il bersaglio con un disco secco e deciso. Prodotto da Jim Gaines, Tower Sessions conferma la forza e lo spessore di questo chitarrista: Lister sta tra il suono contemporaneo ed il blues più classico.

Ultimamente Mighty Sam McClain, una leggenda nel blues, sta cercando nuove vie e collaborazioni particolari. Questa volta si mette assieme ad un bluesman nordico ( nord Europa ), ed il risultato è un disco di blues e soul a tinte forti, con due culture e due modi di fare musica che si incrociano.
Paul Geremia è uno dei grandi del blues. Bianco, ha una carriera lunghissima e più di venti dischi alle spalle. Registrato dal vivo, questo disco propone Geremia alle prese con classici del blues ( See See Rider, Death Don't Have No Mercy etc ), brani suoi e canzoni prese da repertori ragtime ed anche jazz. Eclettico e personale, Geremia è considerato una icona in Usa.
Una super band blues che arriva dal Texas. I quattro Jack: Anson Funderburgh, Big Joe Maher, Kevin McKendree, Steve Mackey. Difficile immaginare un gruppo più tosto. Texas blues, elettrico, molto professionale, da parte di quattro musicisti che la sanno lunga.

Lo storico gruppo gospel - blues non perde un colpo. Clarence Fountain, Jimmy Carter e co. sono sulla cresta dell'onda da tempo immemorabile, ma hanno gusto e misura. La produzione è di Justin Vernon ( Bon Iver, che appare anche in una canzone ), mentre altri ospiti sono Patty Griffin, Casey Deniel, Merryl Garbus, Sam Amidon e Sarah Worden. Non ci sono nomi altisonanti ma la qualità della musica è notevole, con toni molto tranquilli e qualche canzone da antologia: come la versione di Every Grain of Sand ( Dylan) ed il classico I Shall Not Be Moved.
Era da un pò che non sentivamo parlare del chitarrista blues canadese JW Jones. Questo nuovo album, che segna il suo debutto su Blind Pig, è stato inciso a Nashville, con la produzione di Tom Hambridge ( Buddy Guy, George Thorogood, Susan Tedeschi. ), uno specialista nel blues elettrico. Le canzoni, scritte da Jones, sono tutte abbastanza sul personale, per quanto riguarda le liriche, ma è la musica a fare la differenza, con le esplosive sonorità di Hambridge, che hanno dato vigore al suono di JW.
