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"radio varese 100,700, l`unica radio libera dell`occidente occupato" non e` un libro tradizionale, e forse non e` neanche un libro, e la radio di cui narra non era solo una radio libera di una ricca e borghese citta` di provincia. i racconti (settantotto, ma sono proprio racconti?) di trent`anni fa sono alternati ai messaggi di posta elettronica come in una sorta di work in progress della memoria. a scandire quel tempo gli avvenimenti, drammatici e non, i film piu` visti, le scoperte tecnologiche, l`hit parade, i vincitori di sanremo. questa e` una testimonianza collettiva di vite, passioni, tragedie, reperti musicali, foto in bianco e nero, ricordi sbiaditi, eppure vicini, di un mondo vissuto e condiviso, oggi come allora, nonostante i contrasti e le contrapposizioni, di sempre. e la storia di una radio nata come liberta` di espressione, per tutti. e oggi, che ciascuno e` andato per la propria strada, e` bastato che a qualcuno venisse l`idea dell`amarcord per ritrovarsi tutti quanti, e dar vita a un racconto corale che ben rappresenta la forza dirompente che ebbero le radio libere negli anni `70. antonio dipollina, giornalista di repubblica, ha scritto la prefazione, maria bianucci, che di quella radio fu per alcuni anni il direttore, ha curato l`edizione del libro. radio varese 100,700, l`unica radio libera dell`occidente occupato, e` pubblicato da nem fuori catalogo. perche` fuori catalogo? leggetelo e poi capirete...

non ci sono che i poeti, talvolta, ad aprirci gli occhi sui piccoli miracoli della realta` quotidiana. quelle epifanie che lacerano il velo delle cose che ci circondano, la cortina delle abitudini, e illuminano l`esperienza con lampi improvvisi di significato. dopo le grandi epifanie di proust e di joyce, capaci di gettare fasci di luce metafisica sull`esistenza dell`uomo moderno, ritroviamo qui piu` umilmente piccole rivelazioni, tracce di senso, fuggevoli bagliori, che trapelano nel tessuto dei gesti quotidiani, nel grigiore dei paesaggi urbani, tra le stesse pareti dei nostri appartamenti. e un filone della poesia italiana contemporanea, che questo libro - nato dalla viva esperienza di un cenacolo letterario milanese - racconta attraverso tredici saggi su altrettanti poeti, accomunati da questo sguardo `doppio`, che legge nella realta` di ogni giorno una sorta di trascendenza minimale, una luccicanza epifanica che rinvia ad altro, a cio` che e` dietro la semplice visione. ma per cogliere questa sommersa radiosita` epifanica, nella lirica contemporanea, il libro suggerisce e sviluppa un approccio critico nuovo, ermeneutico ed empatico, metamorfico e narrativo, che superi le fredde griglie del formalismo strutturale e stabilisca tra critica e testo un circolo virtuoso, dove il testo venga vissuto come soggetto e non semplicemente oggetto di analisi.

il diavolo della tradizione cristiana e occidentale e` una figurazione simbolica del male. questo libro intende dimostrarlo, ricostruendone la genesi e la crescita lungo la letteratura apocalittica degli ultimi due secoli a.c.; l`ingresso e la insistente presenza nel nuovo testamento, mentre dall`antico testamento e` assente; la presenza ossessiva nella tradizione cristiana fra gli orrori dell`inquisizione, la tortura, il rogo.

un monaco zen siede nel silenzio della sua cella, prende un pennello e con grande concentrazione fa un cerchio che si chiude, l`ultimo gesto della mano su questa terra. tiziano terzani, sapendo di essere arrivato alla fine del suo percorso, parla al figlio folco di cos`e` stata la sua vita e di cos`e` la vita: , dice. cosi`, all`orsigna, sotto un albero a due passi dalla gompa, la sua casetta in stile tibetano, in uno stato d`animo meraviglioso, racconta di tutta una vita trascorsa a viaggiare per il mondo alla ricerca della verita`. e cercando il senso delle tante cose che ha fatto e delle tante persone che e` stato, delinea un affresco delle grandi passioni del proprio tempo. ai giovani in particolare ricorda l`importanza della fantasia, della curiosita` per il diverso e il coraggio di una vita libera, vera, in cui riconoscersi. la sua proverbiale risata e la tonalita` inimitabile della sua voce, che qui si e` cercato di restituire intatte, lasciano trasparire la serenita` di chi non lotta piu`, felice di un`esistenza fortunata, ricca di avventura e amore. questo libro e` un testo unico che racchiude tutti i suoi libri precedenti, ma anche li precede e li supera. .

la storia e la leggenda del grande ciclismo, a partire dalle fascinose avventure dei pionieri di fine ottocento sino ai giorni nostri. la nascita del tour de france e del giro d`italia, di tante spettacolari classiche, i primi eroi popolari dell`infinita avventura. il diavolo rosso gerbi cantato da paolo conte. lo spazzacamino valdostano maurice garin, che diventa francese e vince il primo giro di francia. costante girardengo il campionissimo. la gloria e la tragedia di bottecchia. binda e guerra, una grande rivalita`, sino all`epopea dei giganti della strada, bartali e coppi, che con i loro trionfi aiutarono il paese a rinascere dopo i drammi della seconda guerra mondiale. e poi gimondi e merckx, un grandissimo duello, ma anche tanti campioni italiani al proscenio negli anni `50 e `60. le sfide infuocate fra moser e saronni, poi bugno e chiappucci, il mito e la tragedia di marco pantani. i trionfi e le frodi di lance armstrong. le altre avvilenti vicende di doping, compreso quello tecnologico. ma anche le emozionanti vittorie olimpiche e mondiali di paolo bettini. tanti retroscena, altrettanti segreti sino alle vittorie di nibali al giro, al tour e alla vuelta. l`oro olimpico di viviani ai giochi di rio, l`oro del quartetto trascinato da ganna ai giochi di tokyo, le tragedie assurde di michele scarponi e di davide rebellin. il colpaccio a sorpresa di bettiol al giro delle fiandre e i trionfi su pista e su strada, a cronometro e in linea, in maglia iridata e in maglia rosa, il record dell`ora del nostro straordinario filippo ganna. senza dimenticare l`avventura di sonny colbrelli, campione d`italia, d`europa, in trionfo nel fango della roubaix e poi tradito dal suo cuore. infine, la nuova generazione di fenomeni, pogacar e vingegaard, van der poel e van aert che su tutti i traguardi sanno rendere spettacolare e affascinante ogni sfida.

CD. Koch, 1994, USA. Opera eseguita da Ensemble M diretto da Emil DiCou.

1996

prendere la propria vita e andare - per capire se stessa, trovare un futuro, non scendere piu` ma restare. sono questi i motivi per cui, una mattina di maggio, beatrice lascia torino per trasferirsi tra le montagne. quelle montagne che, ne e` certa, sono donne anche se spesso recano nomi maschili. donne come lei, che appena arrivata al rifugio del barba, un uomo burbero dal passato misterioso, si sente respinta, in quanto fumna e strangera. marta aidala ha il coraggio di una voce limpida che lascia parlare i gesti e gli accadimenti, i rumori del bosco, gli odori, la luce di un cielo alto sopra le cime. e sa raccontare nei dettagli piu` concreti una nuova epica, quella di una ragazza che va dietro alla propria liberta` nonostante le esitazioni e le paure, una ragazza che cerca se stessa nei sentieri e tra gli uomini di montagna, in un mondo che sente suo anche se le vecchie tradizioni la guardano con diffidenza. con timore e curiosita`, come la guarda elbio, il giovane malgaro con cui beatrice instaurera` un legame profondo, fatto di ritrosie e slanci, in quell`intimita` fragile e struggente che c`e` tra due persone che si specchiano e si riconoscono. quando l`estate finisce beatrice pero` decide di non seguire elbio a valle, rimane invece assieme al barba in rifugio, luogo che ora, forse, sente di poter chiamare casa. ma l`inverno senza neve le rivelera` una montagna inaspettata, spingendola a rimettere tutto in discussione, e interrogandola ancora una volta sul suo futuro, sulla persona che vuole essere e sui luoghi a cui sente di appartenere. "

1. More Than Love (ET Mix) (4:25)
2. This Time (Memphis Sessions) (4:19)
3. Make It Tonight (ET Mix) (4:18)
4. Perfect Lie (3:53)

Non sigillato

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