
"sino al 1926... ricercai una via, un modo per esprimere i miei sentimenti. avevo stabilito che tutti i pittori dipingono le stesse cose, che solo lo stile cambia. poi, dopo avere acquisito familiarita` col cubismo, col futurismo e con l`opera di de chirico, mi resi conto che lo stile e` come la grammatica. non ha nulla a che fare con la pittura. cio` che conta e` che cosa si deve dipingere. mi resi conto anche del fatto che l`invisibile non puo` essere reso visibile, ossia che emozioni, sensazioni ecc. non possono essere dipinte. come si puo` dipingere la liberta`? come si puo` rappresentare la liberta`: in parole o immagini o anche nella propria mente? non si puo`." un`edizione critica degli scritti sull`arte, la politica, la vita del pittore belga.

agli inizi degli anni trenta, a milano, un piccolo nucleo di artisti si dedica a una pittura chiara, impostata soprattutto sulla luce. i piu` vecchi di loro hanno poco piu` di trent`anni, e si raccolgono intorno al critico edoardo persico. nelle loro opere un nuovo rapporto fra arte e sentimento, fra arte e vita, subentra all`arte staccata dalla psicologia predicata dal ritorno all`ordine; un senso inquieto della brevita` del tempo sostituisce la ricerca di una dimensione di eternita`. nasce cosi` una pittura che comunica un senso di fragilita`, la cui leggerezza stessa e` l`emblema della vulnerabilita` di tutto cio` che esiste. definita inizialmente "romanticismo impressionista", questa pittura verra` chiamata da leonardo borgese, e poi da guido piovene, chiarismo.

mirabelle, la commessa del titolo, se ne sta tutto il giorno dietro il bancone di un grande magazzino. se fosse a una festa, si direbbe che "fa tappezzeria": nessuno che noti lei o la sua merce. mirabelle e` giovane e carina, ma e` anche troppo timida, ha un`aria vagamente de`mode` e indossa abiti poco appariscenti. e proprio perche` "non e`" (non e` all`ultimo grido, non e` aggressiva, non si da` arie, non cerca di apparire diversa) finisce per essere attraente. con la sua spontaneita` incanta un uomo d`affari ricco di soldi e potere, che ha il doppio dei suoi anni. per entrambi innamorarsi significa imparare un linguaggio sconosciuto con conseguenze ora comiche ora serie.




un`antologia di scritti, interviste e corsi, che si propone come primo accostamento al progetto filosofico di foucault. lo stesso autore descriveva l`intero suo lavoro come caratterizzato da tre "spostamenti teorici" e in questo volume essi sono rappresentati in tre principali sezioni. la prima lo porta a interrogarsi sulle pratiche discorsive in cui si articola il sapere: follia e linguaggio, sistema, discorso. la seconda, che prende corpo negli studi genealogici, lo spinge a porre al centro della propria riflessione le relazioni multiple in cui si articola l`esercizio dei poteri e affronta la societa` disciplinare, il bio-potere, guerra e razzismo, e la medicalizzazione indefinita. l`ultima lo fa approdare all`analisi delle forme e modalita` del rapporto con se stesso attraverso le quali l`individuo si costituisce e si riconosce come soggetto: tecnologie del se` e sessualita`, critica e lotta, liberta` e identita`. si tratta di un lavoro contraddistinto da una mole impressionante di analisi e che non si lascia leggere ne` attraverso le lenti di una rigida separazione cronologica e concettuale tra i temi trattati, ne` attraverso quelle di un`evoluzione lineare tra fasi diverse di uno stesso procedimento dialettico. nei contributi raccolti in queste tre sezioni, come in tutta l`opera di foucault, indagine storica e riflessione filosofica sono strettamente connesse, realizzando cosi` un quadro il piu` possibile completo del suo pensiero.