Colonna sonora del film diretto da Nichola Bruce.Ospiti Sinéad O'Connor,Martin Hayes e Dennis Cahill.
Antologia.Include Rompin' & Stompin',Play The Music Louder etc.
Brani strumentali da parte dei Sacred Steel ensemble. C'è Robert Randolph, ormai noto a livello mondiale, quindi Campbell Brothers, Glenn Lee, Aubrey Ghent, Sonny Treadway ed altri

Billy Ray Cyrus, Bonnie Raitt, Martina McBride, Alison Krauss, Rascal Flatts, Trisha Yearwood, Bucky Covington, Shedaisy, Little Big Town, Faith Hill, Brad Paisley ed altri. Le canzoni dei film Disney riviste con sound country. Tutte interpretazioni registrare per l'occasione.

Antologia rimasterizzata con le venti canzoni più famose.
Chris Pureka è già al quinto album ed in Usa ha un bel culto alle spalle. La sua piccola fama è nata sul passa parola e sulle sue canzoni. Intime, triste, oscure. Case abbandonate, città senza vita, marinai senza barca, persone senza amore, gente con un futuro incerto: Chris si ispira, tra gli altri, ad Elvis Perkins, Neko Case e Patty Griffin.
"il fascino di una bella persona o di un bel posto e` diretto, immediato... tuttavia il concetto in se` di bellezza e` elusivo. e difficile dire che cos`e` la bellezza o perche` per noi e` importante. qual e` il suo mistero? qual e` il suo potere?". a partire da tali interrogativi john armstrong ci guida in un viaggio fra i maggiori artisti di ogni tempo che, con le loro opere e le loro riflessioni, hanno cercato di trovare delle risposte. sulla base di esempi concreti, quali una villa palladiana, un brano musicale, un dipinto o uno scrittoio in stile, l`autore si collega alle idee di bello disposte su un amplissimo arco cronologico che da plotino arriva a kant, winckelmann, heine, ruskin, fino a barthes. in quest`analisi lucida e, a tratti, quasi lirica john armstrong mira a farci raggiungere un atteggiamento piu` consapevole nei confronti della bellezza e della felicita`: l`essere in grado di riconoscere e comprendere il bello nella realta` in cui siamo immersi quotidianamente, sostiene l`autore, rende migliore e piu` profondo il godimento della nostra esistenza.
il 3 gennaio 1698 nasce a roma pietro trapassi. il giurista letterato gianvincenzo gravina, preso a benvolere il fanciullo ne grecizza il nome in metastasio e lo affida all`educazione del filosofo cartesiano gregorio caloprese. entrato in arcadia come aretino corasio, pietro scrive l`angelica in cui carlo broschi, con cui intreccera` un legame che durera` tutta la vita, interpreta il ruolo di tirsi. l`appoggio di marianna d`althann, e soprattutto la fama ottenuta coi sette libretti dal 1794 in poi, fruttano a metastasio la raccomandazione di apostolo zeno e l`incarico di poeta cesareo dal 1730. a vienna, dove rimane fino alla morte, scrive diciannove drammi, sette oratori per la quaresima, sonetti, rime diverse, poemetti in ottave e terzine.
per la prima volta mariangela gualtieri ha scritto una raccolta poetica fortemente strutturata, con un ritmo meno magmatico delle precedenti, scandito da sezioni che articolano il libro alternando temi e toni diversi, in particolare il canto gioioso, quasi francescano, della natura e la riflessione sulle cose umane, sullo strappo del tempo, sul momento finale, piu` misterioso che triste, che trasforma il niente in "un niente piu` grande". in realta` le cinque sezioni del libro, se danno una sensazione di maggiore classicita` (come i cinque atti del teatro antico), sono legatissime fra loro, in parte concatenate, in parte attraversate da fili addirittura lessicali, e proseguono fedelmente il discorso poetico dell`autrice, sempre fortemente ispirato. non mancano dunque scissioni interiori, proliferare di voci profonde e laceranti, come nelle raccolte passate, ma la prospettiva trascendente e` perlopiu` proiettata all`esterno, su un albero, sull`aria che sta fra i corpi, sul silenzio che lega le cose. e questa prospettiva, in misura ancora maggiore che in "senza polvere senza peso", traccia un percorso di felicita` istintivo e infuocato, ma nello stesso tempo pacificante. anche a livello metrico il libro mostra un rapporto piu` pacato con la tradizione, con una forte disseminazione di endecasillabi e altri versi regolari, senza perdere il senso piu` profondo dell`originaria aggressivita`.
"e un`opera di forte impianto avventuroso, un largo affresco storico, una palpitante storia d`amore. il che basterebbe ad assicurargli l`interesse dei lettori un po` semplici, ma rendendolo sospetto di kitsch agli occhi dei critici piu` esigenti. invece avviene un piccolo prodigio. questa storia di una disfatta militare che e` anche la fine di un impero (sul fronte balcanico, durante la prima guerra mondiale, le diverse etnie dell`impero asburgico sono gia` in lacerante tensione centrifuga), questa romantica sonata in cui la passione amorosa ha il dolce strazio del tristano, perdono sensazionalismo grazie ad alcune caratteristiche capaci di galvanizzare: ...l`epos (un epos che, pur nella cornice di una guerra novecentesca, ha un respiro quasi arcaico), la fiaba (che come tutte le fiabe che si rispettino e` mista di candore e malizia, di dolcezza e di crudelta`), la passione (passione per una donna, ma anche per l`avventura, il rischio, la cavalleria, la patria, la bellezza insidiata del mondo). infine il lutto, questo padre della tragedia ma anche della catarsi. in questo caso, il lutto per un mondo intero che sparisce." (italo alighiero chiusano)
Cantautore sofisticato, sulla linea di Randy Newman, meno art e più pop, Bishop ha avuto più fortuna come autore che come performer. Ma c'è sempre tempo per rifarsi. In questo disco dal vivo, registrato poco tempo fa in Inghilterra, Bishop rilegge i suoi classici, ci mette dei pezzi nuovi, rivede qualche sua nota composizione, sostenuto da una bella band, Ci sono anche un paio di duetti: con la emergente Rumer e con Kate Shorr. Edizione limitata.
Non ci sono più nè la Warner, nè Dan Auerbach, dietro al nuovo lavoro dei fratelli Orral. Jeff The Brotherhood, band che proviene da Nashville ma che non fa country, questa volta conta della partecipazione di Ian Anderson, Jethro Tull. Classic rock, accenni psichedelici, un tocco garage e chitarre in evidenza. Rockin' the country.
Rachael Sage, cantautrice newyorkese, ha già diversi dischi al suo attivo. Ma è con questo Blue Rose che è uscita dall'anonimato. Infatti il disco ha avuto un certo successo in Europa, al punto che Rachael ha deciso di ripubblicarlo in Usa, in versione De Luxe, cioè aggiungendo ben cinque canzoni. Registrato con membri delle band di Bruce Springsteen e Patti Smith, il disco presenta una serie di ballate, raffinate e ben strutturate, che pongono la Sage tra le migliori cantautrici di questo periodo. Nel disco c'è un duetto con Judy Collins..
il meglio di una produzione poetica altissima e poco nota, nata in un`epoca storica (618-907) paragonabile per splendore al rinascimento italiano.
Registrato a Muscle Shoals, Alabama, lo studio storico più importante d'America, questo album mischia rock, soul, rhythm and blues e southern rock. Dotato di una bella voce Harvey ha voluto fare un disco che non assomiglia a niente di già ascoltato, usando musicisti del luogo e tecnici di nome, per creare un suono che richiamasse le storiche registrazioni affettuate a Muscle Shoals
Deutsche Grammophon 1969 (Ristampa). Con Gundula Janowitz, Gerhard Stolze e Dietrich Fischer-Dieskau.
