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ii protagonista di questo libro singolare e` una figura evanescente: un contabile-medium che ci accoglie sulla soglia dell`opera e poi scompare. e lui che ha raccolto e trascritto, con l`ausilio dello scrittore il cui nome figura in copertina, le voci di tre famosissimi personaggi. morti. che parlano, dall`aldila`, delle loro vite e della modalita`, enigmatica, della loro morte. non vengono mai nominati. due di loro sono sovente accoppiati. ma il terzo (la terza, sarebbe piu` corretto dire) mai o quasi e` stata collegata agli altri due. evidentemente l`autore s`e` accorto che, nel mazzo dei tarocchi mediatici (dove la parola tarocco va intesa anche nel suo senso gergale), i tre sono intercambiabili o equivalenti. il presidente, il poeta e la principessa rappresentano tutt`e tre, come dire?, il morto misterioso, o l`ammazzato famoso. si tratta inoltre di tre figure della solitudine paradossale: personaggi a vario titolo sotto i riflettori, eppure profondamente soli, nonostante i flash dei fotografi e le lucine delle telecamere. dalle vicende narrate emerge a tratti una visione sacrificale dell`esistenza. e, nonostante per i tre si sia piu` volte usata l`espressione tragedia, prevale l`idea che la loro sorte si avvicini piu` alla farsa, ancorche` tremendamente sanguinosa.

nel settembre del 1937 antonin artaud venne arrestato a dublino, dov`era andato per restituire agli irlandesi il bastone di san patrizio. espulso come , sbarco` la settimana dopo a le havre gia` in camicia di forza, pronto per marcire in manicomio a tempo indeterminato. nel febbraio del 1943, grazie agli sforzi del poeta robert desnos, venne trasferito nel territorio di vichy e assegnato all`istituto di rodez, diretto da gaston ferdie`re - vecchio sodale dei surrealisti parigini, poeta dilettante, seguace dell`arteterapia, nonche` pioniere della , ovvero l`elettroshock. a rodez, dove rimase sino al maggio 1946, dopo anni di silenzio artaud ricomincio` a scrivere, soprattutto lettere: agli amici - jean paulhan, roger blin, andre` gide, arthur adamov -, alla madre, ai medici che lo avevano in cura, in particolare il dottor ferdie`re, suo salvatore e suo aguzzino. sono pagine incandescenti, dove artaud parla della fame, delle privazioni che e` costretto a subire e degli orribili effetti di spossessamento e torpore causati dagli elettroshock, ma non solo: parla di mistiche e di santi, di teatro e di poesia, della alice di carroll e dei libri di gue`non, del rifiuto della sessualita` in nome dell`aspirazione a un`assoluta castita` e dell` di cui si ritiene vittima, della famiglia mitica che si e` costruito e dei demoni che lo martirizzano. e soprattutto rivendica il suo essere un poeta veggente che anela - ed e` un anelito tutt`altro che delirante - a una verita` metafisica.

Carnegie_Hall-Frank_Zappa
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Frank ZappaFormato: CD34.50 € Aggiungi al carrelloRimuovi dalla wishlist

3 CD. Splendida registrazione di due show tenuti da Zappa l'undici Ottobre 1971 alla Carnegie Hall di New York. Due concerti molto amati, registrati benissimo, dove si possono ascoltare versioni dal vivo, molto ispirate, di Call Any Vegetable, Dog Breath, Peaches en Regalia, Magdalena, King Kong, Who Are the Brain Police?, Auspicious Occasion, Pound for a Brown, Sleeping in a Jar, Wonderful Wino, The Mud Shark, Cruising for Burgers, Billy the Mountain Pts. 1 & 2 e molte altre. Nuova versione 2020, european price.

. guardare, guardarsi, essere guardati... che cos`e` davvero una sfilata di moda? aggancia, su un suo palcoscenico "unico", l`arte, il cinema, il teatro, la danza, la fotografia, il simbolo e il racconto, la politica persino e l`informazione. e legge ininterrottamente il mutare della contemporaneita`, ovvero non finisce mai di rispondere alla domanda di tutti e di ognuno: moda e sfilata di moda () sono riti sociali esclusivi, certo, ma le risposte che tentano ci riguardano tutti, in modo emotivo, spettacolare, leggero, splendidamente inutile. , dice rene` ce`lestin, fondatore di una delle maggiori case di produzione di sfilate. ma in ballo c`e` sempre il significato della modernita`, ed e` per questo che, da baudelaire in poi, se ne occupano fra gli altri anche walter benjamin, roland barthes, jean baudrillard... claudio calo` ne ha uno sguardo dall`interno, che e` ad un tempo in presa diretta e critico. ci racconta di giorgio armani, di john galliano, di ralph lauren, di karl lagerfeld, di gianni versace, di alexander mcqueen o di antonio marras come delle supermodel degli anni `90, e ci conduce per mano dalle vere e proprie bambole che venivano usate nel settecento in francia per far conoscere la moda di corte in provincia, fino agli spettacoli planetari e virtuali - avatar al posto di modelle al posto di bambole... - attraverso cui la moda ha dovuto evolversi, spinta fra l`altro dalla pandemia a trovare un nuovo equilibrio e forse una nuova forma. calo` la c

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