
uno degli intellettuali piu` originali che hanno arricchito la cultura filosofica ed estetica nella seconda meta` del secolo scorso ci introduce all`interno della vibrante esperienza dell`avventura, colta nel suo aspetto di illuminazione profana propria di un`esistenza finita. ferruccio masini esplora in questi due saggi, rispettivamente una filosofia e una parabola, la cifra peculiare, segreta, notturna, i cospicui risvolti d`ombra insiti nel fenomeno dell`avventura, quella folgorazione di un incontro inatteso che ci trasporta fuori dal nucleo del nostro essere per farci vivere la sensazione inaudita dell`estasi del desiderio, la cui inevitabile conclusione rende malinconico il suo volto fascinoso ed enigmatico.





si avvicina il natale e francesco e` invitato dall`amico giovanni a passare la vigilia a greccio, con la gente del suo villaggio. francesco, reduce da un viaggio nei paesi martoriati dalla guerra (la quinta crociata) e` stanco e perseguitato dagli incubi. ma accetta e intraprende con l`amico il lungo cammino, accompagnato dal suo fido asinello. la temperatura e` stranamente mite e il loro viaggio e` costellato di avvenimenti eccezionali e miracolosi. come l`apparizione di una sorgente nel bosco e la silenziosa compagnia degli animali, che scortano francesco e i suoi compagni lungo il percorso. e il volo delle lucciole d`inverno, che guidano la comitiva verso la grotta dove, davanti alla mangiatoia vuota, bastera` che ci siano il bue e l`asino, in attesa dell`arrivo di gesu`. dopo "san francesco e il lupo", chiara frugoni ci racconta un altro episodio della vita del santo, illustrato dagli acquerelli di felice feltracco. una storia incentrata sull`universale messaggio d`amore e di pace di cui il natale e` portatore. eta` di lettura: da 7 anni.








la vicenda narrata in questo libro e` semplice: un`escursione in barca sull`evre, piccolo fiume che si getta nella loira. paesaggi, campi, scogliere, boschi, ginestre accompagnano un tragitto familiare, ripetuto nelle diverse stagioni della vita, che qui trascende in viaggio iniziatico nel cuore stesso della creazione letteraria. e a pelo d`acqua si attiva la memoria, si accendono fantasticherie associative che collegano in un`unica costellazione i diversi astri del personale firmamento artistico di gracq: il profilo di un castello sulla riva richiama alcuni versi di nerval, e su quelli si innerva un immaginario poetico in un magistrale mescolarsi di ricordo e percezione, esperienza e chimere. sono pagine esigenti, che subito ripagano con l`ineffabile bellezza di un tramonto dopo un giorno di pioggia, di un odore terroso, di un vento d`aprile. la prosa vi scorre sinuosa, ora limpida ora piu` torbida, sempre incantatoria come le acque dell`amato evre. forse mai quanto in questa densissima reverie il grande scrittore francese si e` rivelato cosi` compattamente pervaso dalla sua caratteristica ispirazione, in grado di fermare il tempo con la limpida forza dello stile.

