Il primo album.
Il penultimo lavoro del roots rocker di Los Angeles, 2008.
Vi piacciono i Phish e i Dead. Beh i DSB non sono certamente pari a questi due giganti della musica improvvisata, ma ci danno dentro e la loro musica è comunque piacevole, ben strutturata ed interessante. Brani medio lunghi, tra i cinque e gli otto minuti, ed una buona propensione a trovare soluzioni strumentali intriganti. Registrato dal vivo, marzo 2010.
Ristampa rimasterizzata 2011, in digipack. Booklet nuovo con foto tratte dall'archivio personale di Steve Miller.
Steve Ross è un chitarrista con le radici giuste. Arriva dal Maryland ed ha fatto una vita ad ascoltare Tom Petty, Allman Brothers e Black Crowes. La musica dei White River Junction è da birra fredda e barbecue: southern rock mischiato a robuste dosi di country e radici. Bella chitarra, ritmo e voce sicura. Ross ha le idee chiare e la sua band farà sicuramente strada.
Ancora Dan Auerbach ( Black Keys) alla produzione. Ormai diventato produttore (quasi) affermato, Auerbach va alla ricerca di nuovi talenti. Come nel caso dei texani Hacienda, anche questa band di Nashville, con dietro le spalle già un disco di cui si è parlato molto ( We are The Champions, no niente Queen ), si sta affermando come uno dei gruppi rock più richiesti del momento.
