raccogliendo nel 1974 interventi apparsi nell`arco di circa un decennio, elvio fachinelli additava proprio negli scarti e nelle devianze di un "procedere asistematico" le ragioni della loro intima coerenza. snodi decisivi della psicanalisi, e piu` in generale dei mutamenti della societa` contemporanea, vengono anzitutto affrontati attraverso chiose e commenti a testi di maestri quali freud, reich, benjamin o a narrazioni di pazienti: il saggio di freud sulla "negazione", ad esempio, consente a fachinelli di rileggere con magistrale acutezza il "disagio della civilta`" e il rapporto tra "analita`" e "denaro" (da cui il "bambino dalle uova d`oro" del titolo), mentre il referto clinicamente delirante di una paziente psicotica, rose the`, e` sorprendentemente eletto a metafora dell`ambiguita` dell`utopia sessantottesca, fondata su "intelaiature ideologiche" gia` obsolete all`atto di nascita. e anche laddove lo sguardo si appunta su temi disparati e in apparenza eccentrici - dai deficit delle politiche per l`infanzia all`identita` dei "travestiti" e dei loro clienti, dal marxismo in cina alla lettura in prospettiva freudiana e lacaniana dell`otello di shakespeare o della lettera rubata di poe -, sempre riaffiorano e si impongono possibilita` interpretative inattese e interrogativi radicali sulla psicanalisi stessa.
new york, 2 marzo 1959. lo studio della columbia records si fa tempio. alle 14.30 e` fissata una sessione di registrazioni, o forse un appuntamento con la storia. miles davis e il suo leggendario sestetto - john coltrane, bill evans, cannonball adderley, jimmy cobb, paul chambers e wynton kelly - stanno per registrare un album dalla potenza mistica: "kind of blue". su quei nastri magnetici non resteranno mere tracce di suoni ma alchimia di pura eleganza, malinconicamente sensuale, note dal potere afrodisiaco... e tutto intorno a voi si ferma. vent`anni fa, ashley kahn si e` guadagnato il privilegio di poter accedere ai nastri originali delle due sessioni che diedero alla luce "kind of blue", e di sentire le battute che si scambiarono i musicisti in quelle ore di genio feroce; i dubbi e le discussioni che segnarono la ricerca di una nuova strada, dal bepop al jazz modale. per ricostruire nella loro completezza quei due giorni, kahn ha incontrato testimoni e protagonisti, ha ascoltato la voce di bill evans, john coltrane e degli altri, ha interrogato le fotografie, gli appunti presi nella furia creatrice, gli spartiti annotati a penna, e qualsiasi frammento sia stato possibile preservare. in questo libro, che di quelle ricerche e` il frutto, kahn spalanca le porte del celeberrimo studio sulla trentesima strada a manhattan permettendoci di rivivere la genesi di "kind of blue", il distillato immortale della new york degli anni cinquanta, con i suoi locali, i suoi riti, la sua vita notturna, il suo profumo di whisky e sigaretta. il saggiatore riporta in libreria questa cronaca vibrante, documentario di un`epoca: un classico della letteratura musicale, la storia di un disco diventato emblema di una rivoluzione nella musica afroamericana, la migliore risposta che si possa dare a chi chiede cosa sia il jazz.