in questo romanzo si dipana un groviglio di trame da un pretesto gia` poco resistibile in se`, le riunioni periodiche di un inaudito circolo spiritistico gestito dal luciferino patrick seton, in cui si danno convegno personaggi molto diversi fra loro ma uniti dal medesimo stato civile, e piu` ancora da un`avversione a cambiarlo talmente tenace da poter condurre, se le circostanze lo richiedono, anche al delitto. questa situazione di partenza viene immersa in una londra trasformata con pochi tocchi in una geografia metafisica.
una famiglia che pullula di svitati, un codazzo di parenti e amici e servitori, una villa monumentale in mezzo a un parco. sono gli ingredienti di questo romanzo di shirley jackson, che si apre con i protagonisti - di tutte le eta` e affetti da ogni forma di mania - di ritorno dal funerale del figlio di mrs. halloran, che, dice serafica la piccola fancy, la nonna ha buttato giu` dalle scale: per tenersi stretta la villa. come se non bastasse, poco dopo zia fanny riferisce di aver avuto un incontro in giardino con il padre, defunto da tempo, il quale le ha annunciato che la fine del mondo e` imminente e che loro saranno gli unici a salvarsi. e non e` finita: qualcuno va a riferire la notizia in citta`, ed ecco presentarsi la delegazione locale dei veri credenti, i quali non possono che condividere la logica apocalittica, ma, siccome sono convinti che a salvarli ci penseranno gli alieni, sono venuti a chiedere di farli atterrare nel parco. e noi lettori, ormai completamente in bali`a di una jackson in stato di grazia, che dispensa a piene mani uno humour che si potrebbe definire vitreo, ci lasceremo trascinare da un crescendo di follie e sorprese - sino, letteralmente, alla fine (del mondo?).
quando shirley jackson arrivo` in ospedale per la nascita del terzo figlio, l`impiegata all`accettazione le chiese quale professione svolgesse. e alla risposta , replico` imperturbabile: . senza volerlo, quell`impiegata aveva toccato un nervo scoperto - e colto nel segno. l`autrice di uno dei piu` celebri e disturbanti racconti della letteratura americana moderna era anche, come emerge dagli irriverenti aneddoti familiari, un`eccentrica donna di casa e una madre spassosa e piena d`inventiva. ed e` impossibile non riconoscere qualcosa di lei nelle stravaganti mary poppins che popolano questa raccolta, accompagnate da gatti parlanti e in grado di confezionare abiti con le coccinelle e i denti di leone del giardino. quanto al lato piu` macabro - quello che la spinge ad affrontare tormenti, aberrazioni, crudelta`, a sondare normalita`, follia, soprannaturale e sordido, o ancora a rendere sottilmente inquietante la banalita` di , appunto -, il lettore non avra` che l`imbarazzo della scelta. nessuno meglio di shirley jackson conosce che si cela sotto la piu` linda e ordinata delle superfici. e solo lei sa mescolare assurdo, comico e spaventevole - avvelenata mistura -, portandoli alle estreme conseguenze con un`economia del dettato e un`acutezza del dettaglio del tutto inconfondibili.