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tutto comincia con una terrifica profezia pronunciata in un salotto di mosca alla vigilia della grande guerra da un certo ananchin: ciascuno dei presenti avrebbe assistito alla propria rovina e a quella della russia, ciascuno avrebbe trovato una morte atroce e uno di loro, la bella wera, avrebbe messo al mondo un demonio. vent`anni dopo il conte chlodowski, che allora stava per sposare la donna, ha visto realizzarsi ogni cosa: il vecchio mondo e` stato travolto, lui e` ridotto in miseria e a nulla e` valso che wera rinunciasse alle nozze e si facesse suora: la guerra e la rivoluzione l`hanno strappata al convento e spinta nelle steppe dell`asia dove, violata da un assassino, ha avuto quel figlio che chlodowski cerca ora di tenere lontano da se`.

jacques austerlitz e` un professore di storia dell`architettura, studioso di quei luoghi che, soprattutto nell`ottocento, tendevano ad assumere forme involontariamente visionarie. alto, dinoccolato, molto somigliante a wittgenstein cui lo accumuna un vecchio zaino che costantemente porta in spalla, austerlitz vive a londra in un appartamento spoglio, privo di affetti e povero di amicizie. dietro la sua dottrina si spalanca il vuoto. austerlitz semplicemente non sa chi e` e a un certo punto si mette alla "ricerca delle proprie tracce". il passato riemerge lentamente ed e` lacerante: tutta la sapienza dell`autore sembra concentrarsi in questo itinerario di ricerca assolutamente angosciante.

il libro narra in versi la storia della famiglia dell`autore. e suddiviso in quattro parti, ognuna delle quali puo` essere considerata una composizione autonoma. ne "gli antecedenti" le vicende piu` antiche si snodano a formare caratteri famigliari ancora oggi ben riconoscibili. "la pietra dei talenti" evidenzia la prima fase di crescita in un`epoca eroica: qui si susseguono il dramma della divisione del patrimonio, l`alternanza delle generazioni, l`andare e venire delle fortune. "ascesa e caduta del principe" e` dedicata alla figura del padre, avvocato di talento e personaggio chiave del libro. "il libro di dora" vede invece protagonista la madre, in apparenza succube e perdente, ma che avra` la propria rivincita attraverso i figli.

Più di 30 dimore in stile messicano, più di 250 fotografie di Tim Street-Porter ci conducono in viaggio tra l'arredo più affascinante dell'incontro di frontiera tra USA e l'America Centrale.

fin dalle origini della teoria psicoanalitica, la concezione dell`inconscio si intreccia con quella della coscienza, ma privilegiando essenzialmente l`elaborazione dei processi inconsci. freud stesso dedico` alla coscienza uno degli scritti della metapsicologia, che pero` decise di non lasciarci. l`autore inquadra nelle attuali conoscenze neuropsicologiche le teorie della coscienza, e ne propone un modello psicoanalitico a partire dalle conclusioni teoriche presentate in "struttura dell`oggetto e della rappresentazione" e in "psicoanalisi e neuroscienze". la coscienza emerge progressivamente da quattro linee maturative. l`interazione madre-bambino studiata dalla infant research chiarisce come la madre inauguri subito la regolazione necessaria al formarsi equilibrato dei primi stati di coscienza. questo sviluppo si raccorda con quello primario psicoanalitico identificatorio, e dall`intreccio di queste due linee maturative emergono quelle dell`attaccamento e della mentalizzazione. questo intero sviluppo confluisce nel linguaggio, rimanendo poi a fondamento della capacita` del terapeuta di riorganizzare in modo innovativo la coscienza del paziente. il modello presenta fondamentali analogie con le ipotesi freudiane sulla coscienza, e propone anche alcune spiegazioni delle difficolta` che possono aver spinto freud a rinunciare al suo scritto metapsicologico, ma che presumibilmente hanno anche fatto da guida alla sua successiva teorizzazione della seconda topica.

le sette "satire", scritte dal 1517 al 1525 a parenti e amici nel corso della seconda stesura dell`"orlando furioso", col loro pacato andamento dialogico mostrano un ariosto confidenziale e autoanalitico. che si tratti di rivolgersi agli amici lontani in ungheria, di ripercorrere i suoi guai passati come segretario sottovalutato del cardinale ippolito d`este, di apprezzare il margine di autonomia che il nuovo lavoro gli consente, o ancora di chiedere consigli a pietro bembo per trovare un adeguato precettore per il figlio o infine di riflettere su vantaggi e svantaggi del prendere moglie, ariosto sa trovare spunti di arguzia. e con lui la satira smette di essere predica e invettiva per assumere un andamento affabile, privo di enfasi.

uno scrittore in crisi creativa ospite di un castello inquietante, due bambine ribelli che detestano il cibo della mensa scolastica, un archeologo del futuro che cerca il sito del leggendario expo 2015, un convoglio della metropolitana impazzito, il mito reinterpretato di tosca, la leggenda urbana dell`autostoppista fantasma, un paio di calzini invisibili... benvenuti nel mondo immaginifico di gianni biondillo, che dopo il grande ritorno dell`ispettore ferrara in "i materiali del killer", ha deciso di giocare con i generi letterari e di regalarci 17 storie (attenzione, anche i numeri hanno la loro importanza!) dove le cose non sono mai quelle che sembrano. racconti che spaziano dall`horror al comico, dall`erotico al fantascientifico, dal mistery al grottesco, mescolando luoghi comuni e leggende metropolitane, paure antiche e incubi moderni...

"questo volume riesce a contestualizzare la psicoanalisi contemporanea meglio di ogni altra monografia. radicato in una straordinaria padronanza dell`intero spettro delle molteplici idee psicoanalitiche e del pensiero filosofico e sociologico moderno, esso permette al lettore di afferrare rapidamente i movimenti tettonici avvenuti nelle teorizzazioni psicoanalitiche durante l`ultimo quarto di secolo." (aalla prefazione di peter fonagy)

fin dagli inizi della sua attivita` di studioso alfred mann ha indagato il problema della divaricazione tra teoria e pratica che dalla fine del `700 in poi e` andata sempre piu` accentuandosi, soprattutto nell`insegnamento della musica. secondo mann tale scissione nasce all`inizio dell`800 con la standardizzazione dei percorsi didattici per i musicisti, quando l`insegnamento della teoria assume una dimensione nettamente specialistica, separata dall`attivita` di chi fa la musica. questa nuova organizzazione produsse una rapidissima obsolescenza del metodo tradizionale di trasmissione del mestiere per addestramento diretto da musicista ad apprendista, basato fin dall`inizio sulla pratica, e fini` per produrre una frattura tra pratica creativa e insegnamento, laddove in precedenza, ricorda mann, "gli ambiti dell`insegnante e del compositore, del pensiero didattico e di quello creativo, erano uniti e non contrapposti". la conseguenza fu la nascita di una `forma` idealizzata di `fuga di scuola`, governata da regole precise, che divenne materia d`esame nei conservatori restando completamente scissa dalla vera pratica compositiva sia dei secoli precedenti sia di quello coevo. attraverso la prospettiva storica, che mann sviluppa in questo saggio, diviene chiaro che il significato del termine `fuga`, come quello di `forma-sonata` e di `concerto`, cambia secondo le epoche, e che non riusciamo a capirlo se parliamo della `vera fuga`.

"ariosto sembra un poeta limpido, ilare e senza problemi, eppure resta misterioso: nella sua ostinata maestria a costruire ottave su ottave sembra occupato soprattutto a nascondere se stesso. egli e` certo lontano dalla tragica profondita` che avra` cervantes, quando un secolo dopo, nel "don chisciotte", compira` la dissoluzione della letteratura cavalleresca. ma tra i pochi libri che si salvano, quando il curato e il barbiere danno alle fiamme la biblioteca che ha condotto alla follia l`hidalgo della mancia, c`e` il furioso"; cosi` scrive italo calvino nella presentazione a questa edizione tascabile dell`"orlando furioso" curata da lanfranco caretti, autore anche del saggio introduttivo e delle note al testo.

valle dello swat, pakistan, 9 ottobre 2012, ore dodici. la scuola e` finita, e malala insieme alle sue compagne e` sul vecchio bus che la riporta a casa. all`improvviso un uomo sale a bordo e spara tre proiettili, colpendola in pieno volto e lasciandola in fin di vita. malala ha appena quindici anni, ma per i talebani e` colpevole di aver gridato al mondo sin da piccola il suo desiderio di leggere e studiare. per questo deve morire. ma malala non muore: la sua guarigione miracolosa sara` l`inizio di un viaggio straordinario dalla remota valle in cui e` nata fino all`assemblea generale delle nazioni unite. oggi malala e` il simbolo universale delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere, ed e` stata la piu` giovane candidata di sempre al premio nobel per la pace. questo libro e` la storia vera e avvincente come un romanzo della sua vita coraggiosa, un inno alla tolleranza e al diritto all`educazione di tutti i bambini, il racconto appassionato di una voce capace di cambiare il mondo.

il volume comprende il primo romanzo di savinio, hermaphrodito, la casa ispirata, angelica o la notte di maggio, tragedia dell`infanzia, infanzia di nivasio dolcemare, signor dido, introduction a` une vie de mercure. scrittore europeo per formazione e cultura, savinio e` lo scrittore italiano piu` "straniero" per gli italiani. completa il volume un saggio introduttivo di alfredo giuliani.

in tre meridiani e` raccolta in ordine cronologico l`intera produzione narrativa di calvino, sia edita che inedita, arricchita da prefazioni d`autore presentate in un`apposita sezione. le note e notizie sui testi forniscono preziose informazioni sulla genesi delle singole opere, sulle influenze letterarie che le hanno ispirate, sulle varianti che documentano le successive fasi di scrittura. in particolare, il terzo volume racchiude i racconti sparsi e altri testi d`invenzione.

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