
Tributo alla musica del grande fisarmonista blues e zydeco. Il Cd vede la partecipazione di Sonny Landreth, Beausoleil, Marcia Ball, Buckwheat Zydeco, Beau Jocque, Steve Riley, Rodney Crowell, The Iguanas, Keith Frank ed altri.

non e` un caso che il comitato rivoluzionario affidi la missione di "liquidare" valerian aleksandrovic kurilov, l`odiato ministro della pubblica istruzione del regime zarista, proprio a le`on m.: orfano di due rivoluzionari russi, allevato in svizzera a spese del "partito", questi non ha avuto altra famiglia che i "compagni", ed e` cresciuto con l`idea "che una rivoluzione sociale fosse inevitabile, necessaria". nel gennaio del 1903 le`on, non ancora ventenne, assume dunque la falsa identita` del dottor marcel legrand e riesce a entrare nella casa di colui che gli studenti universitari hanno soprannominato il pescecane. perche` oltre che un avido uomo di potere, kurilov e` anche feroce: non esita infatti a far sparare sugli studenti, ne` a farli arrestare, processare e giustiziare. eppure, vivendo costantemente al suo fianco, il falso dottor legrand scopre un uomo diverso: gia` al primo sguardo gli sembra "piu` flaccido, piu` sgretolato, piu` vulnerabile", e presto apprendera` che e` gravemente malato. inoltre, kurilov e` molto innamorato della seconda moglie, un`ex cocotte francese che i sovrani si rifiutano di ricevere, e a causa di questa donna, che tutti giudicano "sconveniente", affrontera` perfino la disgrazia politica.

delle molte leggende alla cui nascita bolano stesso ha contribuito, l`ultima riguarda la forma che "2666" avrebbe dovuto assumere. si dice infatti che l`autore desiderasse vedere i cinque romanzi che lo compongono pubblicati separatamente, e se possibile letti nell`ordine preferito da ciascuno. la disposizione, ammesso che sia autentica, era in realta` un avviso per la navigazione in questo romanzo-mondo, che contiene di tutto: un`idea di letteratura per la quale molti sono disposti a vivere e a morire, l`opera al nero di uno scrittore fantasma che sembra celare il segreto del male, e il male stesso, nell`infinita catena di omicidi che trasforma la terra di nessuno fra gli stati uniti e il messico nell`universo della nostra desolazione. tutte queste schegge, e infinite altre, si possono in effetti raccogliere entrando in "2666" da un ingresso qualsiasi; ma fin dall`inizio il libro era fatto per diventare quello che oggi il lettore italiano ha modo di conoscere: un immenso corpo romanzesco oscuro e abbacinante, da percorrere seguendo una sola, ipnotica illusione - quella di trovare il punto nascosto in cui finiscono, e cominciano, tutte le storie.

il racconto di shirley jackson intitolato "la lotteria" ricorda da vicino, per la fama che lo circonda, la famigerata lettura radiofonica della guerra dei mondi di orson welles. fama non immeritata, giacche` la pubblicazione sul "new yorker" nel 1949, scateno` un pandemonio. molti lo presero alla lettera, reagendo all`istante e poi per lungo tempo con missive indignate o atterrite alla redazione. certe cose non potevano, non dovevano succedere. eppure la storia si presenta in tutta innocenza quale pura e semplice descrizione della lotteria che si svolge nell`atmosfera pastorale, quasi idilliaca, di un villaggio del new england in un luminoso mattino di giugno, come ogni anno da tempo immemore. ma giunto al termine di questo racconto, come degli altri che compongono l`intensa silloge qui proposta, il lettore scoprira` da se`, in un crescendo di "brividi sommessi e progressivi" - come diceva dorothy parker che cosa li rende dei classici del terrore. secondo un altro illustre ammiratore della jackson, oltre che maestro del genere, stephen king, lo sono perche` "finiscono con una svolta che porta dritto in un vicolo buio".

elisa vorrebbe solo una cosa: annullarsi in gilles. vivere per e attraverso gilles, non essere altro che sua moglie. preparargli la cena, guardarlo mangiare, guardare i suoi occhi, la sua bocca, i suoi capelli. ma il giorno in cui elisa capisce che gilles, suo marito, e` diventato l`amante di sua sorella, tutto crolla attorno a lei. eppure sceglie di tacere, di sorridere, di sopportare in silenzio l`indifferenza di gilles, perfino che gilles le parli del suo amore per l`altra, della sua gelosia. madeleine bourdouxhe, considerata tra i maggiori scrittori belgi del secolo scorso, pubblico` questo romanzo nel 1937.

jacques austerlitz e` un professore di storia dell`architettura, studioso di quei luoghi che, soprattutto nell`ottocento, tendevano ad assumere forme involontariamente visionarie. alto, dinoccolato, molto somigliante a wittgenstein cui lo accumuna un vecchio zaino che costantemente porta in spalla, austerlitz vive a londra in un appartamento spoglio, privo di affetti e povero di amicizie. dietro la sua dottrina si spalanca il vuoto. austerlitz semplicemente non sa chi e` e a un certo punto si mette alla "ricerca delle proprie tracce". il passato riemerge lentamente ed e` lacerante: tutta la sapienza dell`autore sembra concentrarsi in questo itinerario di ricerca assolutamente angosciante.

la letteratura classica nasconde alcune gemme che, per circostanze varie, non sono conosciute in maniera adeguata. in questo breve scritto, dedicato al commento di alcuni versi dell`"odissea" sull`antro dove odisseo nascose i ricchi doni dei feaci, si trova la condensazione, nel minimo numero di parole, della sapienza simbolica dell`antichita` classica. quell`antro, spiega subito porfirio, non si trova a itaca ne` in alcun altro luogo. quell`antro e` geroglifico del mondo stesso, un`ostensione figurata della vita e della morte.

costa azzurra, 1938. vittima di un banale scambio di rullini josef vadassy, un timido insegnante di origine ungherese e incerta cittadinanza, viene arrestato con l`accusa di spionaggio. in realta` la polizia francese sa benissimo che vadassy e` innocente, ma sa anche che non e` in condizione di trattare: quindi, o entro 3 giorni scoprira` chi, fra gli ospiti del suo stesso alberghetto, e` il vero agente nemico, o si vedra` revocare l`indispensabile permesso di soggiorno. per imparare il mestiere di spia 3 giorni possono essere pochissimi, specie se i tuoi compagni di villeggiatura provengono da ogni parte d`europa e appaiono nel giro di una stessa conversazione l`innocenza stessa o la perfidia incarnata...

con iniziatica maestria jung seppe disseminare di verita` preziose le sue numerose interviste, rilasciate nel corso di vari decenni, mentre apparentemente si piegava alle esigenze della divulgazione. oggi tali interviste si leggono come un sottile controcanto alla sua opera.

il sergente franz schirmer nel 1806, gravemente ferito in battaglia, trova rifugio presso la famiglia locale dei dutka. eccoci improvvisamente trasportati in uno studio legale del novecento dove l`avvocato george carey viene incaricato di scovare il destinatario della favolosa eredita` di amelia schneider johnson, vedova schirmer. carey dovra` spostarsi nello spazio e nel tempo in un`altalena di flashback che lo porteranno a scardinare le serrature di molti armadi della memoria storica, cavandone scheletri perturbanti come quelli legati al periodo nazista.



un manuale per aiutare gli appassionati a scegliere il proprio gatto. oltre quaranta razze riconosciute dalle associazioni internazionali, dal persiano al siamese, dal ragdoll al certosino, una serie di schede ne riportano i dati fondamentali e le peculiarita`: storia, selezione, caratteristiche morfologiche, carattere e cure necessarie.

questo percorso e` un invito ad avvicinarsi non a un "genio" distante e inarrivabile, ma all`entusiasmante figura di un "uomo universale". leonardo da vinci rappresenta un caso irripetibile nella storia dell`umanita`. e un artista innovatore, ai vertici della pittura del suo tempo; e` un tecnologo capace di ideare macchine, congegni e installazioni di grande praticita`; e` un precursore in molti campi della speculazione e della ricerca scientifica, con intuizioni e scoperte sorprendentemente avanzate.



me`lisande, sposata a golaud, si innamora di pelle`as, fratellastro di golaud. quest`ultimo, roso dalla gelosia, decide di uccidere pelle`as per porre fine cosi` a quei "giochi da fanciulli" tra il fratellastro e la sua giovane consorte. in una notte di luna piena, golaud sorprende i due giovani e ferisce a morte pelle`as, mentra me`lisande viene ferita leggermente. nonostante la superficialita` della lesione anche me`lisande muore, non prima di aver dato alla luce una bambina, figlia di golaud. debussy, innamoratosi di questa tragedia, volle musicarla nel 1902.



"lontano dal pianeta silenzioso" racconta l`avventura di elwin ransom, professore di filologia in vacanza, che due scienziati rapiscono per un loro losco disegno e trasportano sul pianeta malacandra. sfuggito ai rapitori il giorno stesso dello sbarco, solo in un mondo dalle tinte di acquerello, dove le foreste sono labirinti di fragili steli violetti alti dodici metri, ransom incontra hyoi, del popolo dei hrossa, agricoltori e poeti dal nero corpo lucente, e gli altri abitanti del pianeta: gli altissimi e sapientissimi sorn e i pfifltriggi simili a ranocchi, maestri di tutte le arti della pietra e del metallo. scoprendo, con il loro aiuto, i segreti del pianeta malacandra, ransom scoprira` anche il segreto della terra, il "pianeta silenzioso" che da millenni ha cessato di conversare con gli altri mondi.

un "romanzo in forma di variazioni" calamitato da un tema: "la lotta dell`uomo contro il potere e la lotta della memoria contro l`oblio".

nel 1941, subito dopo essersi affermato, il noir rivolse le sue armi contro se stesso - con questo libro, che alla ferocia del genere assomma quella, anche piu` implacabile, del me`lo. fino alla sua uscita, le dark lady di innumerevoli romanzi (e di altrettanti film) usavano la seduzione per condurre qualsiasi maschio capitasse loro a tiro a forme di distruzione spesso molto peggiori della morte. ma qui cain - che di quelle storie aveva gia` scritto uno degli archetipi piu` potenti e imitati, "il postino suona sempre due volte" - va molto oltre. con le sue letali sorelle mildred pierce ha in comune il carattere, la capacita` di andare dritta allo scopo - peraltro rispettabile, e cioe` raggiungere un qualche benessere nell`america della grande depressione - e un fondato scetticismo nei confronti del genere maschile. sul quale infatti trionfa, salendo uno alla volta tutti i gradini di un successo insperato, per una casalinga californiana malamente abbandonata dal marito. e in effetti niente sembrerebbe poter fermare l`ascesa di mildred: niente, se non la sua immagine rovesciata, sua figlia veda, la creatura forse piu` demoniaca di tutta la narrativa nera.


elegante ventiquattr`ore su ventiquattro e inaccessibile, laconico e gelidamente cortese, il protagonista di questo romanzo potrebbe sembrare una maschera - o un enigma. eppure e` un personaggio che affascina. forse per il suo raffinato distacco. forse per la casa minuscola e complicata in cui vive non lontano da parigi, affollata com`e` di miniature d`ogni sorta, statuette e ninnoli, carillon e giocattoli a molla. o forse perche` e` ravel, uno dei musicisti piu` celebri al mondo. jean echenoz rida` vita all`artista in un romanzo partecipe e nonchalant, indiavolato e audace come un brano jazz.

"e` un libro che vorrei consigliare a tutti: medici e malati, lettori di romanzi e di poesia, cultori di psicologia e di metafisica, vagabondi e sedentari, realisti e fantastici. la prima musa di sacks e` la meraviglia per la molteplicita` dell`universo." (pietro citati)


un romanzo d`intrigo e suspence ambientato nel 1937 a macao, citta` portuale crocevia di tutti i traffici dell`estremo oriente. il padrone del casino`, yasuda, regna sovrano sulla citta` mentre la figlia cresce ad hong kong, lontano dai loschi movimenti del padre. l`arrivo inaspettato di un barone tedesco sconvolgera` i destini del casino` e della famiglia yasuda. anche la giovane figlia, affascinata da questo nobile europeo, ne restera` coinvolta. il romanzo diventera` nel 1942 un film annoverato tra i piu` grandi classici della cinematografia mondiale.

il volume e` il catalogo della mostra di saint-etienne me`tropole (muse`e d`art moderne, 23 febbraio-26 aprile 2009). in chiusura del volume viene proposta la traduzione in inglese e in italiano dei testi del catalogo. "le tele di salvatore garau raffigurano spazi che vengono ravvivati da movimenti e da avvenimenti pittorici. spazi che vanno ravvivati, vissuti, filtrati attraverso le emozioni e che si identificano con un palcoscenico." (lorand hegyi)

giorgio pasquali, maestro della filologia classica italiana, arriva in germania guidato dall`amore per l`antichita`; lo stesso sentimento spinge ludwig curtius, il grande archeologo tedesco, verso l`italia. le due vicende si intrecciano per qualche attimo appena - ma per sempre i due spiriti rimarranno affini. in questo libro pasquali ripercorre la vita di curtius attraverso la filigrana dei ricordi dell`archeologo, cui affianca costantemente i propri. ne nasce una biografia a specchio che pone a confronto l`esperienza umana e intellettuale di due protagonisti dell`antichistica europea, tratteggiando la storia culturale dei rispettivi paesi a cavallo di due secoli. le avventurose esperienze di curtius - in oriente e in occidente, tra le cantine bavaresi e sul fronte balcanico - offrono lo spaccato di un`europa colta che danza sull`orlo del vulcano e al tempo stesso consentono a pasquali di far emergere i propri giudizi, le proprie impressioni, le proprie valutazioni autonome. al disfacimento degli ambienti intellettuali e universitari nella germania di weimar, e alla crisi dell`intero mondo tedesco, si legano cosi` le sofferte meditazioni su questioni sociali e sui problemi della cultura italiana. le osservazioni critiche, le digressioni, i ritratti di grandi studiosi che costellano la narrazione rendono il libro un`opera in cui i toni vivaci corrispondono alle sfumature dell`entusiasmo che pasquali prova per un campione della humanitas. con uno scritto di eduard fraenkel.

in questo romanzo w. somerset maugham mette in scena, come sempre o quasi, se stesso, ma stavolta nella doppia veste di strickland, un agente di cambio che per amore della pittura lascia il solido mondo della city per quello assai meno rassicurante di parigi prima e di tahiti poi, distruggendo lungo il cammino la vita di due donne, e del suo involontario biografo, un giovane deciso a indagare sugli oscuri, brutali, inaccettabili moventi di ogni vero artista. celebre per decenni soprattutto come evocazione di paul gauguin, questo romanzo oggi ci appare finalmente per quello che e`: un`inchiesta conturbante sull`attrazione fisica e totale per il bello, enigma "che in comune con l`universo ha il merito di essere senza risposta".

i lettori italiani sanno fare i loro conti, e conoscono bene la quantita` di risate che alan bennett riesce a scatenare quando maneggia uno spunto anche elementare (la sgradita visita di topi d`appartamento, ad esempio), o ritrae personaggi familiari in situazioni incongrue (un`anziana regnante cui capita in mano, per la prima volta o quasi, un libro). per calcolare quanto rideranno qui, bastera` dunque fare la somma fra un compito apparentemente banale (correggere un libretto d`opera) e i due eccentrici, litigiosi e, com`e` ovvio, spiritosissimi mostri sacri chiamati a svolgerlo, nel corso di un lungo battibecco immaginario ma tremendamente verosimile: w.h. auden, nientemeno, e benjamin britten.

















(anna maria ortese)

"noi siamo i mates. e non spaventatevi, mates non e` una parola complicata: vuol dire amici. e per noi, ormai da qualche anno, e` una parola che fa parte della quotidianita`. se pensiamo a un mate, ognuno di noi si immagina qualcuno del nostro gruppo. poi ci guardiamo allo specchio, e vediamo uno dei mates. una di quelle quattro persone che insieme hanno deciso di vivere questa avventura. quattro normalissimi amici, quattro persone di eta` diverse, di citta` diverse, tutti uniti dalla passione per i videogiochi e che si sono incontrate per la prima volta in quello spazio che e` di tutti noi e al tempo stesso non appartiene a nessuno: il web. noi siamo vegas, st3pny, surrealpower e anima. tutti insieme formiamo i mates. siamo i protagonisti di una storia che e` appena iniziata, ma di cui c`e` gia` tanto da raccontare".


una cenerentola che ama servire e farsi battere dalle sorelle; il principe che all`improvviso s`innamora della matrigna di biancaneve, la quale pero` gli preferisce il ben piu` prestante cacciatore (); rosaspina che respinge il principe azzurro, reo di avere destato lei e gli abitanti del castello dalla beatitudine del sonno. nei in versi, provocatori rifacimenti - ma sarebbe forse piu` giusto parlare di sabotaggi - di fiabe dei grimm, l`invenzione linguistica e l`ironia di walser toccano uno dei loro vertici. e se la forma metrica ne mostra la natura di compiaciuto, finissimo divertimento letterario, non si puo` non cogliere nei personaggi, come osservava benjamin, gli inconfondibili tratti walseriani: .

nel presentare la mostra-spettacolo su quel che fu il 1789 e sulle sue , guido ceronetti, insieme agli attori del teatro dei sensibili, decise di porre in epigrafe alla sua scelta di testi una frase di ce`line: . quelli che seguono non potranno essere quindi che , erratici e spesso contraddittori. eppure, se (come in certi giochi enigmistici) si uniscono i puntini di questo percorso, si scopre un disegno nascosto, che spalanca altri percorsi, indica altre vie, e invita a fermarsi e a riflettere su ciascuna di queste pagine. da holderlin () a blake (), da massignon (che vede la regina martire salire al patibolo ) al tao-te-ching (), passando per bataille, bloy, leopardi, calasso e molti altri, ritroviamo qui gli che hanno costantemente accompagnato il cammino del . e alla fine scopriremo, nella magnifica prosa del ceronetti traduttore e interprete, l`annuncio dell` in tredici profezie estratte dalle "centurie" di nostradamus.

antonio e fausto non potrebbero essere piu` diversi: il primo, cinquant`anni in jeans e t-shirt, vive di lavoretti in un appartamento in condivisione con tre ragazzi, sempre connesso, in attesa che il mondo riconosca il suo talento di giornalista; il secondo e` un imprenditore di successo, molto riservato, con una famiglia perfetta, che dicono stia per candidarsi a sindaco della capitale. due rette parallele che non dovrebbero incontrarsi mai. percio`, quando antonio riconosce fausto nella bottega di oreste, un anonimo barbiere al nomentano, si convince subito che questa ribellione alle leggi della geometria sociale nasconda qualcosa: che ci fa un uomo ricco e di potere come fausto maria borghese in un posto come quello? e perche`, poco dopo, oreste sparisce nel nulla? da quel momento, stanare fausto diventa l`ossessione di antonio e l`ordinata quotidianita` dell`imprenditore comincia a deragliare. ma cercare la verita` di qualcun altro puo` essere un gioco pericoloso, se non si sono ancora fatti i conti con la propria. ne "l`invisibile", giovanni floris racconta una trama di segreti capace di dirottare vite e anestetizzare amori, fotografando un tempo, il nostro, dove la reputazione coincide con quello che siamo, dove vince solo chi santifica le apparenze, e nessuno e` mai davvero innocente.


c`era una volta, su una vetta appuntita, l`immenso castello di rittaguzzoduro, esposto ai quattro venti. vi regnavano un re e una regina molto esigenti e refrattari a sudditi non rigidi, senz`angoli sporgenti... nel regno delle forme, ahime`, non e` tutto a norma: la regina e il re esigono un erede dagli angoli retti, ma per un avverso destino concepiscono soltanto figli rotondi... riusciranno un giorno a generare un bel poligono che re potra` diventare? un racconto epico e romantico, in uno strano regno dove la geometria diventa poesia. eta` di lettura: da 6 anni.